(dal francese
tabagisme, der. di
tabagie: locale per fumare). Med. - Sindrome tossica conseguente
all'abuso prolungato nel tempo di tabacco (sigarette e altri prodotti da fumo).
L'organismo sviluppa reazioni complesse al tabacco che dipendono
dall'età, dalla sensibilità individuale e dalla durata
dell'esposizione a esso. Della sua sintomatologia fanno parte i disturbi
cardiaci e respiratori. A carico dell'apparato cardiovascolare si osservano
alterazioni del ritmo e della frequenza cardiaci e ipertensione. A carico
dell'apparato respiratorio si registrano alterazioni della funzione ventilatoria
e compromissione dei meccanismi di difesa, come un'iperproduzione di muco. Il
rischio di neoplasie polmonari, della laringe e di altri organi (cistifellea,
pancreas), è più elevato nei fumatori. Studi accreditati hanno
dimostrato che anche il fumo passivo risulta nocivo e comporta un aumento
dell'insorgenza di patologie cardiache e polmonari, oltre che elevare il rischio
di parti prematuri e aborti spontanei. L'astensione definitiva dal fumo in
soggetti fumatori comporta un lento recupero dei valori normali dei non
fumatori, qualora non siano intervenute patologie irreversibili che, tuttavia,
dall'abolizione del fumo possono trarre un deciso giovamento. Per questo in
molti Paesi avanzati la lotta contro il fumo attivo e passivo si affida alla
prevenzione, svolta attraverso campagne di educazione sanitaria che mirano a
informare sui rischi del tabacco. • Dir. - Lo Stato italiano, pur avendo
il monopolio sulla produzione e la vendita del tabacco sul territorio nazionale,
promuove leggi per tutelare la salute del fumatore e del non fumatore,
imponendo, ad esempio, dei limiti al contenuto in condensato e nicotina nelle
sigarette, oltre a finanziare campagne di informazione e la ricerca per ridurre
la concentrazione di sostanze tossiche nel fumo. Tra le leggi in materia
rientrano il divieto di pubblicizzare i prodotti da fumo (L. 10-4-1962, n. 165 e
successive modifiche), il divieto riguardante la vendita ai minori e la vendita
delle sigarette sciolte (L. 12-3-1968, n. 248), il divieto di fumare in
determinati locali e sui mezzi di trasporto pubblico (L. 11-11-1975, n. 584), il
divieto di fumare in determinati locali della pubblica amministrazione o dei
pubblici servizi (L. 14-12-1995), il divieto di fumare negli ambienti di lavoro
chiusi (sentenza della Corte Costituzionale 11/20-12-1996).