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Sùpplica.

L'atto di pregare con umiltà divinità o persone per invocare misericordia o per chiedere aiuto. ║ Scritto con cui si domanda un favore; in particolare, domanda inoltrata a un'autorità per ottenere un provvedimento di grazia o una determinata concessione. • Diplom. - Anticamente, la stesura della s. richiedeva il rispetto di determinati canoni formali. Si conservano testi di s., rivolte all'imperatore, risalenti al V sec. Dettagliate informazioni si ricavano, poi, dai formulari medioevali, con particolare riferimento alla s. pontificia, con la quale si richiedevano concessioni al papa (dal XIV sec. le s. cominciarono a essere copiate in registri, conservati presso l'Archivio Vaticano). Redatte dai diretti interessati prima del XII sec., furono in seguito affidate alla stesura di scrittori incaricati dalla Curia, che si attenevano a modalità sempre meglio definite. Dal XV sec. si stabilì una precisa procedura che prevedeva la presentazione della s. dal procuratore (per conto dell'interessato) a un referendario che la consegnava al vicecancelliere, o al papa stesso. • Rel. - Pratica di devozione che consiste nel recitare preghiere, generalmente in comunità e in un giorno determinato, per domandare delle grazie.