Promontorio roccioso della Grecia,
all'estremità sud-orientale dell'Attica; si eleva per circa 60 m sul
mare; nel Medioevo e in età moderna fu chiamato anche
Capo
Colonne. È collegato all'Attica tramite un istmo di 400 m. Situato in
posizione strategica, fu fortificato già in epoca antica; conquistato da
Antigono Gonata, re di Macedonia, nel 260 a.C., passò nuovamente ad Atene
nel 229 a.C. • Archeol. - Sul luogo sono stati rinvenuti numerosi resti di
fortificazioni risalenti al V sec. a.C. Sulla sommità della zona
fortificata sorgeva il tempio di Poseidone, chiamato a protezione da coloro che
cercavano di doppiare il promontorio, dove si scatenavano spesso violente
tempeste. Del tempio, costruito verso la seconda metà del V sec. a.C.
sullo stesso luogo in cui sorgeva un santuario più antico, incompiuto e
distrutto dai Persiani nel 490 a.C., rimangono 12 colonne, parte delle ante e
dell'architrave del pronao. Esso era, in origine, un tempio dorico periptero,
anfiprostilo, con architrave ionico decorato con figurazioni mitologiche. Nei
pressi del promontorio sono state ritrovate statue di
kuroi di notevoli
dimensioni, risalenti al VI sec. a.C., nonché una vasta
agorà e una necropoli. Su una collina vicina sorgeva il tempio di
Atena, probabilmente più antico di quello di Poseidone, di cui rimangono
scarse tracce.