Bot. - Nome generico della quercia da
s.
(
Quercus suber), detta più propriamente
sughera
(V. ). ║ Tessuto secondario di rivestimento,
altrimenti detto
felloderma, che protegge il fusto e le radici della
quercia da
s. e, più in generale, delle fanerogame. Crescendo
lentamente ma con continuità, il
s. poco alla volta sostituisce
nel fusto l'epidermide e nelle radici l'esoderma, tessuti questi destinati, con
l'accrescimento dei relativi organi, a morire e a distaccarsi. Il
s. ha
origine dal fellogeno, un meristema secondario, ed è composto da cellule
morte di forma appiattita e di piccole dimensioni, con una parete cellulare
sottile impregnata di suberina e quindi notevolmente impermeabile. Queste
cellule sono disposte in strati di spessore variabile e tra di esse non esistono
spazi intercellulari. Data la sua impermeabilità verso liquidi e gas e la
sua struttura continua, il
s. rappresenta un'efficacissima barriera
protettiva contro svariati agenti esterni, come le alte temperature, l'eccessiva
evaporazione, l'attacco da parte di animali, ecc. Gli scambi gassosi degli
strati sottostanti con l'ambiente esterno sono tuttavia assicurati da
particolari aperture (chiamate
lenticelle) che si formano nel
s.
giovane e che vengono mantenute anche in seguito. Nelle fanerogame il primo
s. in formazione viene chiamato
s. maschio o
primario o
vergine o
sugherone; esso è ruvido, tenace e nodoso e viene
ricavato dal tronco delle piante che hanno raggiunto un'età di circa 20
anni, mediante un procedimento detto di demaschiatura. Successivamente alla
demaschiatura, queste piante producono ogni anno un anello di
s.
più elastico del precedente, detto
s. femmina o
gentile
o
secondario, che costituisce il
s. commerciale. Questo
s.
viene asportato ciclicamente ogni 9-12 anni, in modo da permettere alla pianta
la ricostituzione di un nuovo strato. Le placche di
s. ottenute per
asportazione vengono accatastate in modo da ottenerne il raddrizzamento e poi
essiccate naturalmente per oltre un mese. Successivamente il
s. viene
bollito per aumentarne l'elasticità, quindi raschiato, rifinito per
diventare un buon prodotto commerciale e infine suddiviso nei diversi tipi
merceologici. Il
s. commerciale è composto per il 10% da sostanze
tanniche solubili in acqua, per il 5% da composti di natura cerosa estraibili
mediante solventi specifici, per il 45% da suberina e da altre sostanze
saponificabili, per il 30% da lignina e cellulosa e per il 10% da acqua, ceneri,
ecc. Grazie alla sua elevata elasticità e all'impermeabilità ai
liquidi e ai gas, rappresenta la materia prima per la fabbricazione di tappi e
turaccioli; per il fatto di essere inodore, insapore, non tossico e
imputrescibile, esso viene inoltre impiegato nell'industria farmaceutica e in
quella cosmetica. Per la sua resistenza al fuoco, all'usura, per la sua
elasticità e per le caratteristiche di isolante elettrico, termico e
acustico, viene utilizzato nella produzione di rivestimenti isolanti,
galleggianti per reti da pesca, imballaggi, salvagenti, suole e soprasuole per
calzature. ║
S. cicatriziale: tessuto di rivestimento, altrimenti
detto
s. delle ferite, che si forma nell'area ferita a livello del primo
strato di cellule vive rimaste illese, o anche più profondamente. ║
S. dello strato separatore: tessuto che interrompe la continuità
tra il ramo e le foglie, in grado di provocare, nelle piante caducifoglie, il
distacco e quindi la caduta di queste ultime. ║
Legno s.: termine
commerciale con il quale vengono indicati i legni molto leggeri che provengono
dal tronco o dalla radice di piante tropicali appartenenti a varie famiglie.
Questi legni, come il legno di balsa, vengono generalmente impiegati per la
fabbricazione di oggetti domestici, di canoe, nell'industria del freddo per la
preparazione di pannelli isolanti, per la produzione di carta da pasta e per
modelli di aeroplani.
Piante di Quercus suber per l'estrazione del sughero