Storico greco. Fu al seguito di Annibale, di cui
scrisse le imprese in 7 libri. Polibio lo giudicò severamente,
accusandolo di vacuità e retorica, ma un importante frammento della sua
opera, in cui si narra di una battaglia navale tra Cartaginesi e
Romani-Massalioti (si pensa quella alle foci dell'Ebro, vinta da Cneo Scipione
nel 217 a.C.) contesta questa valutazione e ne conferma il valore storiografico
(III sec. a.C.).