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Sìrio.

Stella principale della costellazione del Cane Maggiore (α Canis Maioris), la più brillante del cielo. Ha grandezza pari a magnitudine -1,6, classe spettrale Ao, distanza dalla terra 8,7 anni-luce (2,67 parsec). È una stella doppia fornita di compagna (Sirio B) di magnitudine 8,4 che le gira intorno in un'orbita della durata di 50 anni. S. B, la cui esistenza era stata suggerita da Fr. W. Bessel nel 1844 sulla base dell'osservazione delle perturbazioni che essa produceva sulla traiettoria della stella principale, fu rilevata otticamente da A.G. Clark nel 1862: essa, dalla grandissima densità, rappresenta la prima nana bianca scoperta. • Encicl. - Il sorgere eliaco di S. (Sothis) avveniva in Antico Egitto alla fine di luglio e annunciava i giorni più caldi dell'estate, segnando al contempo il principio della piena del Nilo e l'inizio dell'anno astronomico, il cosiddetto periodo sotiaco. S., al quale si attribuivano influssi sugli uomini e sugli animali, era considerata erroneamente di colore rossastro (in realtà è a luce bianco-azzurra) ed era perciò chiamata anche rubra canicola: dal suo nome deriva l'odierno canicola, con il quale viene designato il periodo più caldo dell'anno. • Mit. - Gli Egiziani identificarono S. con Iside, mentre i Greci videro in essa il cane maggiore del gigante Orione.