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Sìnai.

Penisola dell'Egitto, geograficamente attribuibile all'Asia. È divisa in due governatorati: S. Settentrionale (27.574 kmq; 280.000 ab.), con capoluogo El-‘Arīsh; S. Meridionale (33.140 kmq; 60.000 ab.), con capoluogo Et-Toor. • Geogr. - Di forma triangolare, il S. è bagnato a Nord dal Mar Mediterraneo, mentre a Sud-Est si affaccia sul golfo di ‘Aqaba e a Sud-Ovest su quello di Suez. La parte centrale della penisola è costituita dall'altopiano sabbioso di Al-Tīh, che una depressione separa dal massiccio cristallino culminante nel Gebel Kātherīnā (2.637 m) e comprendente anche molte altre vette al di sopra dei 2.000 m. La parte meridionale del S. è anche la più piovosa e la più ricca di corsi d'acqua. • Econ. - In tutto il territorio sono presenti numerose oasi nelle quali si accentra la popolazione, costituita per la maggior parte da pastori nomadi e da agricoltori. Il sottosuolo è ricco di manganese e, sulla costa del golfo di Suez, di petrolio. • St. - La zona fu frequentata dagli Egiziani per ragioni militari e per la ricchezza del suolo (turchesi, rame) fin dal protodinastico: prova ne sono le iscrizioni presenti in molte località, tra le quali Sārābit al-Khādim dove, nel Medio Regno, venne costruito un santuario dedicato a Hathor, patrona del S. ║ Il S. è ricordato soprattutto come tappa della peregrinazione degli Israeliti fuggiti dall'Egitto. Essi arrivarono nella piana chiamata al-Rāha (il Riposo), posta alle pendici della cima settentrionale del Gebel Mūsā (2.132 m), chiamato nella Bibbia (Esodo, 19 e seguenti) Monte S. o Horeb (V. SINAI, MONTE). Qui Mosè avrebbe stipulato l'alleanza tra Dio e Israele con il dono da parte di Dio delle Tavole della Legge (da cui il nome Gebel Mūsā: Monte di Mosè). ║ Agli inizi del periodo del monachesimo nella regione ci fu una forte concentrazione di monasteri e di eremi per anacoreti. Il più importante di tutti fu il convento di Santa Caterina, fondato da San Giustiniano fra il 458 e il 565 e tuttora aperto al culto. Nella ricca biblioteca fu rinvenuto il Codex Sinaiticus, un codice greco pergamenaceo dei secc. IV-V sec. contenente integralmente il Nuovo Testamento e frammenti dell'Antico Testamento. Dopo essere stato esposto molti anni a San Pietroburgo, fu acquisito quasi integralmente dal British Museum di Londra. ║ Nel corso delle guerre arabo-israeliane del 1948 e del 1956 il S. venne per un breve periodo invaso dalle forze israeliane che, nel 1967, riuscirono a occuparlo in modo stabile. Dopo un ritiro parziale nel 1973, l'esercito di Tel Aviv lasciò definitivamente il territorio nel 1981, in seguito alla firma del trattato di pace tra Egitto e Israele discusso durante gli accordi di Camp David (1979).