La minima unità fonica in cui possono
essere divise le parole. La divisione avviene effettivamente dal punto di vista
grafico quando è necessario andare a capo o spezzare una parola tra un
rigo e un altro. ║ Fig. -
Non dire una s.: tacere, non dire una
parola. • Ling. - Unità formata da un
punto o
centro
vocalico,
rappresentato da una vocale o da un dittongo al quale sono
associate una o più consonanti precedenti o susseguenti. Il limite
fonetico è rappresentato dalla parziale o totale chiusura del canale di
fonazione (
ro-ba) o dal succedersi di un nuovo punto vocalico
(
gua-ì-na). Le
s. possono essere:
aperte o
libere, quando terminano per vocale (
pa-ga-re);
chiuse o
implicate, quando terminano per consonante (le prime due di
con-trat-to). L'apertura o meno della
s. determina, in alcune
lingue, la quantità meccanica delle vocali che la compongono (spesso in
una
s. aperta le vocali sono lunghe, mentre in una
s. chiusa sono
brevi). • Metr. - Nella metrica italiana il computo delle
s.
metriche, dette anche
posizioni, di un verso è spesso
coincidente al normale computo sillabico, tranne nel caso di figure metriche
particolari quali la dialefe, la sinalefe, la dieresi, la sineresi, la sinafia e
l'episinalefe. In fine di verso, all'ultima arsi fissa segue sempre una
s. atona e, a seconda che essa venga realizzata o meno o che se ne
realizzi più di una, si hanno versi piani, tronchi o
sdruccioli/bisdruccioli. Nei versi a cesura fissa lo stesso schema è
presente anche alla fine del primo emistichio.