Successione ordinata di cose, persone, avvenimenti
in relazione fra loro e disposti secondo un certo criterio.
║
S. di biglietti di banca:
quantità di banconote distinte da una lettera dell'alfabeto premessa alla
progressione numerica. ║
S. di
francobolli: in filatelia, l'insieme dei francobolli di diverso valore
facenti parte della stessa emissione. •
Giorn. - L'insieme dei fascicoli di una rivista contrassegnati da numeri
progressivi. • Tipogr. - Insieme dei
caratteri distinti secondo la forma alfabetica (maiuscoli, minuscoli,
maiuscoletti), la larghezza (normali, stretti, larghi), la pendenza (tondi,
corsivi), il tono (chiari, neretti). • Mus.
- Successione di intervalli ordinata e immutabile usata come tema o come
struttura fondamentale di una composizione. La
s. svolge una funzione
basilare nella musica dodecafonica e seriale.
• Teat. e Cin. - Successione di produzioni
teatrali, radiofoniche, cinematografiche o televisive basate su un medesimo
tema. • Econ. -
Produzione in s.:
produzione di una grande quantità di oggetti identici a un unico modello.
La produzione in
s. viene effettuata mediante una particolare
organizzazione del lavoro, detta
lavorazione in s., fondata sull'utilizzo
di processi automatizzati che garantiscono la perfetta riproduzione del modello
e consentono una notevole riduzione dei costi unitari; d'altro canto, la
produzione in
s. necessita di una rilevante domanda, ed è pertanto
accompagnata da una diminuzione dei prezzi.
• Ind. -
Automobile fuori s.:
automobile il cui modello non viene costruito in
s., presentando
particolari caratteristiche di costruzione nelle parti meccaniche e nella
carrozzeria. • Biol. - Successione di
comunità biologiche che conduce al climax.
• Chim. - Successione di elementi o composti
ordinata secondo una regola generale: ne sono esempi la
s. alifatica e la
s. aromatica degli idrocarburi. Le
s. prendono spesso il nome dal
primo termine della sequenza. ║
S.
omologa:
s. di composti chimicamente simili, che differiscono tra di
loro per un numero costante di atomi. •
Elettr. -
Collegamento o
accoppiamento in s.: collegamento di
più elementi che si ottiene accoppiando i vari elementi uno di seguito
all'altro, in modo che siano tutti percorsi dalla medesima corrente; l'impedenza
complessiva risulta pari alla somma delle impedenze dei singoli componenti. Se
gli elementi sono polarizzati, il collegamento deve garantire la connessione tra
i poli eteronomi, come nel caso di un accoppiamento in
s. tra generatori
di tensione continua: la differenza di potenziale agli estremi è data
allora dalla somma delle singole forze elettromotrici. Analogamente, la
resistenza complessiva di più resistori in
s. è data dalla
somma delle resistenze componenti, mentre l'induttanza complessiva di una
s. di induttori è la somma delle singole induttanze; fa eccezione
il collegamento in
s. tra più condensatori, per il quale è
facile dimostrare che il reciproco della capacità complessiva è
pari alla somma dei reciproci delle singole capacità componenti.
║
Distribuzione in s.: distribuzione
dell'energia elettrica caratterizzata da un collegamento in
s. tra gli
utilizzatori, come in alcuni impianti di illuminazione pubblica.
• Fis. -
S. spettrali: gruppo di
righe di uno spettro le cui frequenze possono essere ricavate tutte da una
medesima formula. Esempi tipici sono la
s. di Lyman, la
s. di
Balmer, la
s. di Paschen, la
s. di Brackett nello spettro
dell'idrogeno, le cui frequenze
f sono date rispettivamente dalle formule
f = R(
1-1/n²);
f = R(
1/2²-1/n²);
f
= R(
1/3²-1/n²);
f = R (
1/4²-1/n²)
dove
R è la costante di Rydberg e
n un numero intero
maggiore, rispettivamente, di 1, 2, 3, 4. Particolarmente importante è la
s. di Balmer, situata in gran parte nella regione visibile dello spettro,
che costituì il punto di partenza per il modello dell'atomo di Bohr.
• Geol. - L'insieme degli strati
sedimentari, considerati nella loro successione cronologica.
║
S. normale: successione
stratigrafica nella quale l'ordine di sovrapposizione dei vari strati
corrisponde a quello originario di sedimentazione.
║
S. inversa: successione
stratigrafica nella quale, a causa di un rovesciamento tettonico, l'ordine di
sovrapposizione dei diversi strati è invertito rispetto all'ordine di
sedimentazione originario. • Mat. - Data una
successione di elementi
a1,
a2,
...,
an, tra i quali abbia senso effettuare la somma, si definisce
s. l'espressione simbolica

con la quale
si vuole indicare la somma degli infiniti elementi
an, detti
termini della
s. A tale operazione viene dato un significato ben
preciso: alla successione
a1,
a2,
.....an, viene associata la successione
s1 =
a1,
s2 = a1 + a2, .....,
sn = a1 + a2 + ... +
an, detta
successione delle somme parziali. Costruita tale
successione, si considera il limite per
n → ∞: se tale limite
esiste finito e vale
S, la
s. si dice
convergente, e
S si dice
somma della s.; se tale limite esiste, ma è
infinito, la
s. si dice
divergente; se il limite non esiste, la
s. si dice
indeterminata. Data una
s.
Σ
n an, si chiama
resto parziale
n-esimo, e si indica con
Rn, la nuova
s. che si
ottiene sopprimendo i primi
n termini dalla
s. assegnata,
cioè
Rn = an+1 + an+2 + ... Una
s. e il proprio resto possono essere contemporaneamente convergenti,
divergenti o indeterminati. Hanno particolare importanza le
s. i cui
termini sono numeri (
s. numeriche), funzioni (
s. di funzioni),
matrici (
s. di matrici). ║
S.
numeriche:
s. i cui termini sono numeri reali o complessi. Una
s. si dice a
termini positivi se tutti i suoi termini sono
positivi; una
s. a termini positivi è sempre convergente o
divergente, cioè non può essere indeterminata. Una
s.
Σ
n an a termini qualunque (reali o
complessi) si dice
assolutamente convergente se è convergente la
s. dei moduli dei suoi termini, cioè la
s.
Σ
n |
an|; una
s. assolutamente
convergente è anche convergente, mentre non vale il viceversa. Una
s. convergente, ma non assolutamente, si dice
semplicemente
convergente. Una
s. si dice
incondizionatamente convergente
quando, cambiando l'ordine dei termini, la
s. rimane sempre convergente e
il valore della sua somma resta invariato; la convergenza assoluta di una
s. è condizione necessaria e sufficiente per la convergenza
incondizionata. Particolari criteri permettono di riconoscere se una
s.
converge o diverge; ricordiamo di seguito i principi, validi solo per
s.
a termini reali.
Criterio di Cauchy: condizione necessaria e sufficiente
affinché una
s. sia convergente è che per ogni numero
ε positivo esista un indice ν, dipendente da ε, tale che per ogni
n>m>ν sia |
sn -
sm|<ε. Tale criterio implica che condizione necessaria
per la convergenza di una
s. è la convergenza del suo termine
generale
an a 0, per
n → ∞.
Criterio
della radice:
se

la
s. converge, mentre
diverge se
Criterio del rapporto: se
il rapporto
an+1/an ammette limite minore di 1 per
n → ∞, la
s. converge, mentre diverge se il limite di
an+1/an per
n → ∞ è
maggiore di 1.
Criterio del confronto: se i termini di una
s. sono
definitivamente minori dei termini di una
s. convergente, la
s.
converge, mentre diverge, se sono definitivamente maggiori dei termini di una
s. divergente.
Criterio di Abel: siano date due
s., di
termini generali
an e
bn. Se
bn → a 0 per
n → ∞ in modo
decrescente, e se la successione delle somme parziali associata a Σ
an è limitata, la
s. Σ
anbn converge. Una volta stabilito il carattere di
una
s., si pone il problema di estendere le operazioni dell'aritmetica
alle
s., e di studiarne le proprietà. Date due
s. di
termini generali
an e bn, si definisce
somma
delle s. termine a termine la
s. il cui termine generale è
(
an+bn), e analogamente si definisce la
s.
differenza; se le due
s. di partenza sono convergenti, lo sono anche la
somma e la differenza. Si definisce, invece,
s. prodotto secondo Cauchy
la
s. il cui termine generale
cn è dato da
cn = a0bn + a1bn-1 +
a2bn-2 + ...+ anb0; in generale
non è vero che il prodotto secondo Cauchy di due
s. convergenti
sia convergente, mentre è vero se almeno una delle due
s. converge
incondizionatamente. Classici esempi di
s. numeriche sono:
s.
armonica, Σ
n1/n, divergente anche se il
termine generale tende a 0 per
n → ∞;
s. fattoriale,
Σ
n1/n!, che converge al numero
e (numero di
Nepero);
s. geometrica, Σ
nqn,
che è convergente a
1/(
1-q)
se |
q|<1,
diverge se |
q|>1 o se
q=1, mentre è indeterminata se
|
q| =1 e
q>1. Accanto alla nozione classica di
s.
numerica possono essere introdotte numerose estensioni, che permettono di
studiare, in modo opportuno,
s. non definite o divergenti: è il
caso delle nozioni di convergenza secondo Cesaro e secondo Abel, della nozione
di
s. bilatera,
nella quale si studia la somma di due successioni,
a0,
a1,
a2,
...
e
a-1,
a-2,
a-3,
..., della nozione di
s. doppia, e, più in generale, di
s.
multipla, nelle quali ciascun elemento è, a sua volta, la somma di
una
s. opportuna. ║
S. di
funzioni:
s.,
indicata con il simbolo
Σ
n fn(
x),
i cui elementi
sono funzioni
f1(
x),.
f2(
x),
...
fn(
x),
... a valori reali o complessi,
definite in uno stesso insieme. Una
s. di funzioni si dice
semplicemente convergente,
assolutamente convergente,
divergente o
indeterminata in un punto
x0 se tale
è la
s. Σ
n
fn(
x0); si dice intervallo di convergenza
l'insieme dei valori di x per i quali la
s. converge. La funzione S(x)
che associa a ogni valore x nell'intervallo di convergenza il valore della
s., si dice
somma della
s. Una
s. si dice
uniformemente convergente in un intervallo (
a,
b) se per
ogni ε positivo esiste un indice ν tale che per ogni
n > m >
ν e per ogni
x nell'intervallo (
a,
b) si ha
|
sn(
x)
- sm(
x)|<ε,
dove
sn(
x)
indica la somma parziale
n-esima associata alla
s. L'uniforme convergenza di una
s.
è ipotesi fondamentale in numerosi teoremi sul calcolo differenziale: in
particolare, se una
s. di funzioni continue è uniformemente
convergente, la somma della
s. è una funzione continua, mentre se
le funzioni sono integrabili, la somma della
s. è integrabile, e
l'integrale della somma è uguale alla somma della
s. degli
integrali. Tra i numerosi esempi di
s. di funzioni, citiamo la
s.
esponenziale,
ex = Σ
n
xn/n!, che converge su tutto il piano complesso.
║
S. di Fourier: per una funzione
reale
f(
x),
s. trigonometrica
a0/2 +
Σ
n(
ancos
nx +
bnsen
nx), dove i coefficienti
an e
bn, detti
coefficienti di Fourier, sono definiti dagli
integrali

Sotto ipotesi molto generali
è possibile dimostrare che la
s. di Fourier di una funzione
periodica di periodo 2π converge alla funzione stessa, nei suoi punti di
continuità; è possibile, tuttavia, approssimare tramite
s.
di Fourier anche funzioni non periodiche generalmente continue, purché
siano integrabili su tutto l'asse reale. Lo sviluppo di una funzione in
s. di Fourier trova notevoli applicazioni nelle equazioni differenziali
ed è alla base dello studio dei fenomeni acustici.
║
S. di Mac Laurin:
s. di
Taylor di una funzione quando il punto iniziale è l'origine del sistema
di riferimento. ║
S. di potenze:
s. del tipo Σ
n a
n (
z -
z0)
n, dove
z è una variabile
complessa o reale;
z0 si dice
punto iniziale e le
costanti
a0,
a1,
a2, ...,
si chiamano
coefficienti della
s. di potenze. Una
s. di
potenze è sempre convergente in un cerchio del piano complesso, detto
cerchio di convergenza, di centro
z0 e raggio
r,
detto
raggio di convergenza (se
r = 0 il cerchio si riduce al solo
punto iniziale); all'interno di tale cerchio la
s. converge, all'esterno
diverge, mentre non si può affermare nulla, in generale, sul
comportamento alla frontiera. ║
S. di
Taylor: per una funzione di variabile reale o complessa derivabile infinite
volte in un punto
x0,
s. di potenze del tipo
Σ
nan(
x -
x0)
n, dove
an=
f(n)(
x0)/
n!. Se tale
s.
converge in un intorno del punto
x0 la funzione
f si
dice
sviluppabile in s. di Taylor o
analitica in tale intorno. Se
la funzione è a variabile complessa, la sviluppabilità in un
cerchio
C di centro
x0 è equivalente
all'olomorfia nei punti interni di
C (ossia, è equivalente alla
derivabilità in campo complesso della
f(
x) in
C).
║
S. trigonometrica:
s.
del tipo
a0/2 +
Σ
n(
ancos
nx +
bnsen
nx), dove
x è una variabile reale e
an,
bn sono coefficienti reali. Le somme
parziali di una
s. trigonometrica vengono dette
polinomi
trigonometrici. • Geom. -
S.
lineare: data una curva algebrica piana
C e un sistema lineare Σ
di curve algebriche nello stesso piano di
C, che non contengano tutte
come loro parte la curva
C, insieme costituito dai gruppi di
n
punti determinati dall'intersezione di ciascuna curva del sistema Σ con la
curva
C. Se il sistema lineare ha dimensione
R, è possibile
dimostrare che le ∞
R curve di Σ intersecano su
C
∞
r gruppi di
n punti: pertanto la
s.
lineare si indica con il simbolo
grn, dove
n
si dice
ordine e
r si dice
dimensione della
s.
lineare. ║
S. d'equivalenza: insieme
costituito da infiniti gruppi di punti sopra una varietà invariante
rispetto alle trasformazioni birazionali. Il concetto di
s. d'equivalenza
sopra una varietà è una generalizzazione del concetto di
s.
lineare sopra una curva. • Sport - Ciascuno
dei raggruppamenti in cui vengono suddivisi, secondo il valore delle
prestazioni, atleti o squadre. ║ Nella
ginnastica, l'insieme di più gruppi di esercizi.
║ Nella motonautica, l'insieme della
suddivisione per classi della stessa categoria di imbarcazioni disciplinate dai
regolamenti nazionali o internazionali. ║
Nel pugilato, la suddivisione dei pugili professionisti e dilettanti a seconda
del loro valore. Sempre nel pugilato, sequenza di pugni che raggiungono il
bersaglio. • Stat. -
S. statistica:
successione di dati statistici che si differenziano in base alle modalità
di un determinato carattere qualitativo. ║
S. rettilinea:
s. ordinata nella quale le modalità
qualitative presentano due estremi. ║
S.
sconnessa:
s. le cui modalità qualitative possono disporsi
secondo un ordine qualsiasi. ║
S.
storica: successione ordinata di dati statistici, detti
elementi della
s., relativi a un carattere qualitativo
xt, dove
t
è un indice temporale che ordina cronologicamente i diversi elementi. Se
l'indice
t assume valori interi, la
s. si dice
discreta,
se, invece, assume valori reali in un dato intervallo, la
s. si dice
continua; una
s. discreta i cui elementi sono determinati per
accumulazione di dati nel tempo (come il numero di nascite in un mese) prende il
nome di
s. di densità. Una fondamentale classificazione delle
s. storiche si basa sul carattere di stazionarietà: una
s.
si dice
stazionaria se il valore medio e la varianza sono indipendenti
dal tempo, e la covarianza tra la
s. e la
s. traslata di un
ritardo
T è una funzione, detta funzione di
autocovarianza,
che
dipende solo da
T e non dal tempo. Supponendo che ogni
s. storica sia parte di un insieme infinito di elementi ordinati,
è possibile dimostrare che ogni
s. storica è la somma di
infinite componenti cicliche di periodo costante e ampiezza aleatoria; per le
s. stazionarie, in particolare, è possibile dimostrare che la
trasformata di Fourier della funzione di autocovarianza fornisce la
funzione
di densità spettrale, da cui è possibile capire come si
ripartisce la varianza della
s. storica nelle sue componenti cicliche
(
analisi spettrale). Molte delle
s. storiche studiate nella
tecnologia e nella fisica sono stazionarie, mentre non lo sono le
s.
economiche; queste ultime, tuttavia, possono essere rappresentate secondo un
modello additivo, che consente, mediante una opportuna analisi spettrale, di
individuare le caratteristiche cicliche della
s. stessa.