(dal latino
saeculum: generazione).
Periodo di cento anni. ║ Il termine è frequente nelle datazioni, in
unione con un aggettivo numerale ordinale, a indicare ognuno dei gruppi di 100
anni che, nel calendario occidentale, vengono calcol!ti a partire dalla nascita
di Cristo (considerata come anno zero):
nel I s. a.C. ║ Con valore
iperbolico, periodo di tempo generalmente non lungo ma che tale sembra o si
vuole far sembrare:
mi sembra un s. che non lo vedo. ║ Periodo
chiaramente delimitato nella storia, ma di durata temporale imprecisata, e
comunque non equivalente a un
s.:
il s. delle grandi invenzioni.
║ Epoca in cui si vive, tempo presente, attuale:
i costumi del s.
║
Avvenimento del s.: quello che desta grande risonanza e che per
questo viene considerato caratteristico dell'epoca in cui si è
verificato. ║
Figlio del s.: persona particolarmente
rappresentativa della generazione cui appartiene. ║
Roba dell'altro
s.: superata, antiquata, anacronistica. ║
Uomo del s. scorso:
persona arretrata, che vive seguendo regole del passato e ormai desuete. ║
Con valore indeterminato e per lo più al plurale, il termine assume il
significato generico di
tempo e in genere non è precisato da
nessun tipo di numerale:
nei s. passati. ║
Nella notte dei
s.: nel passato più lontano. ║
Per tutti i s. dei s.:
eternamente. ║ Età, soprattutto in relazione agli uomini che vivono
o vissero in essa:
un s. degno di rispetto. ║
Al s.:
locuzione preposta al nome e cognome che un religioso aveva prima di entrare in
un determinato ordine:
padre Giacomo,
al s. Franco Bianchi.
║ Per estens. -
Al s.: locuzione preposta al vero nome di una
persona, nota ai più con un soprannome, uno pseudonimo o un nome d'arte:
Madonna,
al s. Veronica Ciccone.