Termine con cui si indica la congerie di
popoli germanici tra loro eterogenei, ma che nel III sec. abitavano in un
territorio comune, posto tra i fiumi Elba, Ems ed Eider. All'epoca delle
invasioni barbariche, la zona occupata dai
S. si ampliò verso
Ovest e verso il Mare del Nord, mentre alcune tribù si insediarono
stabilmente in Gran Bretagna. Vanamente combattuti dai re franchi precedenti, i
S. furono infine sottomessi da Carlo Magno, che impose loro anche la
conversione al Cristianesimo: lo stesso capo
s. Viduchindo fu costretto
al battesimo. Carlo Magno pubblicò allora il
Capitulare de partibus
Saxoniae (785), col quale il Cristianesimo divenne obbligatorio sotto pena
di morte. Particolarmente insigne fu la dinastia sassone dei duchi di
Liudolfingi; tra questi, Enrico fu eletto re di Germania nel 919, mentre il
figlio, Ottone I, divenne imperatore.