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Sàngue.

Tessuto connettivo di tipo mesenchimale costituito, negli organismi vertebrati, da cellule e da elementi figurati o corpuscolati, sospesi in una componente fluida (plasma) non prodotta dalla componente figurata. Negli invertebrati dotati di circolazione sanguigna, al termine s. si sostituisce quello di emolinfa per indicare la mancata separazione tra i due sistemi circolatori (sanguigno e linfatico). ║ Animali a s. caldo: vertebrati con temperatura corporea costante. ║ Animali a s. freddo: vertebrati con temperatura interna variabile in relazione a quella ambientale. ║ Prezzo del s.: presso i popoli primitivi o antichi, denaro che doveva essere versato dall'omicida ai congiunti della sua vittima, come riscatto della colpa commessa. ║ Fig. - Cavare s. da una rapa: esigere quanto uno, per inettitudine o stupidità, è incapace di dare. ║ Fig. - Piangere lacrime di s.: piangere amaramente e disperatamente, perché pentiti di quanto commesso. ║ Fig. - Sudare s.: espressione usata per indicare una fatica smisurata. ║ Fig. - Cavare il s.: esigere da un altro tutto quanto, o anche più, questi sia in grado di dare, in termini di impegno, attività e denaro. ║ Fig. - Combattere all'ultimo s.: fino a quando rimanga all'avversario una goccia di s., fino alla morte di questo. Usato in contrapposizione all'espressione: duello al primo s., cioè con l'accordo di sospendere il duello alla prima ferita. ║ Fig. - Farsi cattivo s.: tormentarsi e affliggersi. ║ Fig. - Montare il s. alla testa: essere invasi dalla collera, dal furore. ║ Fig. - Il riso fa buon s.: espressione proverbiale con cui si indicano i benefici del riso sulla salute. ║ Fig. - A s. freddo: agire o riflettere a mente serena, con perfetta consapevolezza delle proprie azioni; oppure, padronanza di sé che consente una visione obiettiva della realtà. ║ Fig. - Essere di s. blu: essere di origine o famiglia nobile, considerando in questa accezione il s. quale veicolo di caratteri ereditari ed espressione della costituzione genetica. ║ Fig. - Buon s. non mente: locuzione proverbiale espressa al manifestarsi di determinati caratteri e inclinazioni ritenute ereditarie in una persona o, più specificatamente, in un giovane. ║ Fig. - Puro s. e mezzo s.: espressioni indicanti rispettivamente un animale di razza pura e un ibrido o un meticcio tra due razze differenti. • Anat. e Fisiol. - Il s. si presenta come un liquido opaco, viscoso, di colore rosso vivo (s. arterioso) o rosso scuro (s. venoso) che, stimolato dal muscolo cardiaco, circola nell'apparato cardiovascolare, irradiandosi quindi nell'organismo e assolvendo essenziali funzioni metaboliche. Il s. risulta composto da una sospensione formata da una parte corpuscolare (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine: (V. GLOBULO e PIASTRINA), originata in tessuti emopoietici, e dal plasma (V.), un fluido colloidale, isoosmotico rispetto ai componenti figurati e proteico, da cui derivano gli altri liquidi organici fisiologici e patologici. Il processo che porta alla formazione della componente corpuscolata del s. prende nome di emopoiesi (V.). Nel periodo fetale, essa parte dal tessuto reticolo-endoteliale, mentre, dopo la nascita, la genesi cellulare si stabilizza nel midollo osseo e negli organi linfopoietici. L'emopoiesi dei globuli rossi e bianchi, in particolare, si concentra nel midollo osseo, mentre i linfonodi e la milza sono responsabili per i linfociti (V.), un tipo particolare di globuli bianchi. La capacità produttiva del midollo osseo è mantenuta da una sezione di cellule staminali, capaci di riprodursi o di orientarsi verso una delle serie da cui scaturiscono poi le cellule formate. Dalla cellula staminale pluripotente, o poliblasto, deriva sia la cellula orientata in senso linfoide, da cui si originano linfociti di derivazione midollare (B linfociti) o timica (T linfociti), sia la cellula orientata in senso mieloide, dalla quale a loro volta derivano le cellule staminali indirizzate in senso eritroide, megacariocitico e granulocito-macrofagico. I globuli rossi maturi (eritrociti o emazie) sono cellule sempre prive di nucleo (che viene perso dal passaggio da eritroblasti a eritrociti), di forma biconcava, la cui funzione essenziale è veicolare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici. Nell'uomo hanno un diametro medio tra i 7 e gli 8 μm, mutevole in particolari condizioni morbose (V. ANEMIA e POLICITEMIA) e sono presenti in quantità di 5.000.000 per mm3 nel maschio, di 4.500.000 per mm3 nella donna. La struttura del globulo rosso è caratterizzata da una membrana contenente proteine di diversa natura, da vitamine, da un articolato sistema enzimatico e dall'emoglobina (negli invertebrati disciolta nel liquido plasmatico), un pigmento respiratorio presente nel citoplasma degli eritrociti e responsabile del loro caratteristico colore rosso. La stessa emoglobina costituisce il 95% del contenuto proteico delle emazie che, continuamente prodotte dal midollo grazie alla eritropoietina, dopo una vita di circa 120 giorni vengono eliminate dalla circolazione mediante le cellule del sistema macrocito-monofagico presenti nel fegato e nella milza. I leucociti (granulociti, linfociti, monociti) sono presenti invece in numero minore rispetto agli eritrociti (7.000 per mm3), ma presentano dimensioni maggiori; sono sempre nucleati, con citoplasma granulare o non granulare, di struttura ameboide, e hanno funzioni essenzialmente difensive. Le piastrine o trombociti sono dei frammenti cellulari, identificabili come corpuscoli incolori, dalle dimensioni comprese tra i 2 e i 3 μm e prive di nucleo. Esse sono rintracciabili solo nei mammiferi, mentre negli altri vertebrati la funzione emocoagulativa è svolta da cellule fusiformi e nucleate, ugualmente denominate trombociti. Numerose possono essere le anomalie delle piastrine, comprendenti variazioni quantitative (trombocitopenie e trombocitosi) o legate alla loro funzionalità (trombocitopatie). Il plasma infine costituisce la componente sanguigna non corpuscolata: ha un colore giallo paglierino con un costituente acquoso preponderante (90-92%), che interviene nello scambio tra acqua interstiziale e intracellulare, e uno proteico pari al 7% circa; contiene composti inorganici principali (acqua, bicarbonato, bromo, calcio, cloro, ferro, fosforo, rame, magnesio, potassio, zinco, ecc.) cui si aggiungono una ridotta componente di sostanze inorganiche ed elementi organici (amminoacidi, proteine, glicidi, composti azotati e lipidi). Nel plasma sono inoltre compresi alcuni elementi che, in particolari circostanze, generano un procedimento a catena responsabile del fenomeno della coagulazione, cioè della trasformazione del fibrinogeno (proteina solubile contenuta nel plasma) in una sostanza gelatinosa formata da un reticolo di fibrina; dopo la formazione del coagulo la componente plasmatica liquida prende il nome di siero. Le proteine sono prodotte essenzialmente nel fegato o da linfociti e plasmacellule e si differenziano in base alla loro funzione e alla velocità di migrazione elettroforetica; si distinguono quindi l'albumina, le α1, α2, le β, le γ globuline responsabili del trasporto, della regolazione del sistema immunitario, del controllo della circolazione sanguigna, della fibrinolisi e della regolazione della pressione osmotica. Come altre sostanze del circolo sanguigno, l'albumina esaurisce il proprio ruolo in circolo, degradandosi in amminoacidi con una vita media di 20 giorni, mentre le immunoglobuline circolano per un tempo pari a tre settimane per poi accoppiarsi con antigeni che entrano in circolo. • Biol. - Il tessuto sanguigno assolve a essenziali funzioni vitali, come il trasferimento di anidride carbonica dai tessuti all'apparato respiratorio e dell'ossigeno in senso inverso; quest'ultimo viene condotto dall'emoglobina dei globuli rossi, responsabili del trasporto della maggior parte dei gas, anche se una quota minore di questi può essere disciolta nel plasma. Inoltre sistemi tampone permettono al s. di stabilizzare le concentrazioni ioniche e il pH; di fondamentale importanza è pure la difesa immunitaria, realizzata tramite meccanismi umorali (anticorpi e immonoglobuline) e cellulari (leucociti e linfociti). Il s. trasporta inoltre sostanze nutritive e prodotti metabolici, convoglia ormoni, proteine, vitamine e le scorie metaboliche (cataboliti); è indispensabile per il contenimento delle emorragie extravascolari e per il mantenimento della pressione oncotica (o colloidosmotica, legata cioè alla capacità di trattenere l'acqua). I principi nutritivi presenti nell'organismo vengono assorbiti dal s. a livello della mucosa intestinale per essere veicolati nei diversi organi e tessuti, dove sono usati per fini energetici e plastici o immagazzinati come sostanza di riserva. Nonostante sia centro di continui processi, grazie alla presenza di meccanismi di regolazione, il s. mantiene una struttura chimico-fisica inalterata; in questo senso rivestono particolare importanza alcune costanti come l'isotermia, che assicura alle reazioni chimiche cellulari una temperatura tra i 38 e i 40 °C, indispensabile al corretto svolgimento dei processi, e come l'isotonia osmotica, necessaria all'integrità cellulare, in particolare a quella degli eritrociti, poiché impedisce all'emoglobina di diffondersi nel s. (emolisi). Solitamente esiste un rapporto determinato tra componente cellulare e plasmatica, che prende nome di valore ematocrito, corrispondente alla percentuale della componente cellulare contenuta nel s. Il volume della circolazione sanguigna viene indicato con il termine volemia o massa sanguigna: essa è pari a circa 70 ml/kg di peso corporeo ed è variabile con l'età, il peso e la superficie corporea del soggetto, il sesso e lo stato nutrizionale. Il plasma è distribuito nel 55% della volemia totale, mentre le componenti corpuscolate occupano circa il 45% del volume sanguigno (il 40% è dei globuli rossi). ║ Gruppi sanguigni: con tale espressione si indicano gli antigeni presenti sulla superficie degli eritrociti e identificati da anticorpi determinati. Tali strutture antigeniche sono trasmesse ereditariamente nel bagaglio genetico di ogni individuo e rappresentano il risultato dell'azione di uno o di più geni. I gruppi sono stati classificati in un centinaio di unità circa, ma la maggior parte di essi è stata accorpata in una ventina di sistemi determinati, mentre i restanti sono stati riconosciuti come antigeni pubblici o privati, rispettivamente se presenti con una frequenza alta o limitata. I fattori necessari a determinare l'importanza di uno specifico sistema genoematico sono rappresentati dalla frequenza con cui sono rintracciabili nella collettività gli anticorpi corrispondenti e dalla capacità distributiva degli eritrociti in vivo. I gruppi sanguigni eritrocitari sono identificati mediante reazioni sierologiche che pongono in contatto i globuli rossi con specifici antigeni, verificando poi la presenza o meno di agglutinazione (V.). In base a tale metodo si distinguono alcuni principali sistemi di gruppi. Nel primo o sistema AB0, gli anticorpi (alloagglutinine del sistema AB0) sono identificati come naturali per la loro presenza fissa; essi si sviluppano nei primi mesi di vita dopo il contatto con elementi simili agli antigeni A e B, assai diffusi in natura. Il gruppo A, in cui ogni individuo presenta l'antigene A, si suddivide nei sottogruppi A1 e A2, in base alla quantità più o meno elevata di siti antigenici A sulla membrana degli eritrociti. Il gruppo B, in cui ogni individuo presenta il solo antigene B (con genotipo BB o B0), il gruppo AB nel quale ogni soggetto presenta entrambi gli antigeni A e B (con genotipo AB) e il gruppo 0, che ha genotipo 00 e che non presenta gli antigeni A e B. La frequenza degli antigeni del gruppo AB0 è piuttosto variabile nelle diverse etnie; in ogni individuo dei predetti gruppi sono presenti anticorpi rivolti verso gli antigeni non presenti nello stesso individuo (un soggetto del gruppo B presenta, per esempio, anticorpi anti-A). La compatibilità AB0 nella tecnica trasfusionale è di importanza fondamentale: individui del gruppo AB possono donare s. solo a individui che non presentino nel siero alloaglutinine capaci di distruggere i globuli rossi del donatore. Per tale motivo si parla di donatore universale per soggetti del gruppo 0 e di ricevente universale per individui del gruppo AB. La scoperta di altri sistemi genoematici e dei sistemi di alloimmunizzazione contro alcuni antigeni delle emazie ha modificato il concetto di donatore/ricevente universale. A ciò si aggiunge l'individuazione di donatori del gruppo 0 dotati di emolisine anti A/B, in grado di eliminare globuli rossi A o B di riceventi non 0. È stata inoltre rilevata una concomitanza tra gruppo AB0 e alcune malattie, tra cui l'anemia perniciosa, più diffusa tra individui del gruppo A, e l'ulcera duodenale preponderante nei gruppo 0. Il secondo sistema, detto anche Rh, deriva il proprio nome dal termine scientifico designante il Macacus rhesus, in cui fu riconosciuto il primo emoagglutinogeno del sistema. Al nuovo gruppo sanguigno venne dunque attribuito il nome di Rh e gli individui in cui l'emoagglutinogeno era presente o assente vennero indicati come Rh positivi o Rh negativi (V. FATTORE RH). Esistono alcune teorie genetiche per spiegare il complesso Rh, i cui antigeni sembrano essere di natura proteica. Secondo la teoria di R.H. Fisher e di R.R. Race, per esempio, ci sono tre coppie di alleli indicate come Cc, Ee, D(d) a cui fanno capo altrettanti antigeni. L'antigene D è quello più potente del sistema e viene generalmente ricercato con gli antigeni del sistema AB0. L'immunizzazione contro l'antigene D è responsabile di emopatie da incompatibilità materno-fetale (eritroblastosi fetale) o postrasfusionale. Nel primo caso il feto Rh positivo (contenente cioè nei globuli rossi questo fattore) sensibilizza la madre Rh negativa il cui s., in gravidanze successive, determina emolisi nelle emazie di un feto Rh positivo. ║ Banca del s.: servizio conservativo del s. che, trattato con anticoagulanti e analizzato per determinarne la presenza di virus, viene conservato a 4 °C per essere fruibile in trasfusioni o per altri scopi terapeutici. ║ Prelievo del s.: operazione destinata al reperimento e alla conservazione di s. con specifici caratteri. Il procedimento necessita di particolari attenzioni per la corretta conservazione, in relazione alle indagini da effettuare e in rapporto alla situazione clinica del paziente. ║ Striscio del s.: analisi di laboratorio attuata per verificare la citologia periferica del s. La si espleta raccogliendo una goccia di sostanza sanguigna che, strisciata su un vetrino portaoggetti, viene colorata con diversi metodi. L'esame permette di valutare il numero e la condizione dei globuli rossi e bianchi e le eventuali anomalie a carico delle cellule esaminate. ║ S. artificiale: preparato biologico sintetico usato per fini trasfusionali. ║ S. emolisato: s. ottenuto dopo la lisi delle emazie tramite soluzioni ipotoniche o altri metodi. ║ S. spancnico: presente nei vasi di fegato, milza e intestino. ║ S. intero: s. comprendente la porzione corpuscolata e quella plasmatica. • Dir. - La L. 4-5-1990, n. 107 regola le attività riguardanti la raccolta, la conservazione e la distribuzione del s. umano e dei suoi derivati e componenti. Tali operazioni vengono gestite dal Servizio Sanitario Nazionale e si basano sul concetto di donazione volontaria, gratuita e periodica. Il ministero della Sanità con proprio decreto stabilisce annualmente il prezzo complessivo di cessione delle unità di s., in modo uniforme, in tutto il territorio nazionale, dopo consultazioni con la Commissione nazionale per il servizio trasfusionale e il Consiglio sanitario nazionale. In ogni regione è costituito un registro del s. in cui sono inseriti i dati relativi al servizio di ogni centro regionale di coordinamento che firma convenzioni con ogni associazione di donatori. Chiunque prelevi e commerci s. umano o suoi derivati in violazione delle norme di legge è punito con la reclusione da uno a tre anni e con un'ammenda pecuniaria variabile da 400.000 lire a 20.000.000. Se il colpevole esercita la professione sanitaria, alle pene pecuniarie e detentive è aggiunta l'interdizione dall'esercizio professionale per almeno due anni, mentre in caso di recidiva il soggetto è punito con la detenzione fino a quattro anni. Inoltre chi cede il proprio s. per fini di lucro è punito con una multa da 300.000 a 3.000.000 e se recidivo con l'arresto fino a tre mesi. Qualunque tipo di commercio, per scopo terapeutico, diagnostico o profilattico, venga fatto con il s. e suoi derivati deve essere autorizzato dal ministero della Sanità. L'importazione di emoderivati è permessa a condizione che ne venga autorizzata la commercializzazione a uso terapeutico umano dall'autorità sanitaria del Paese di provenienza e che risultino autorizzati anche dall'ente sanitario italiano (se non provengono da Stati dell'Unione Europea). L'importazione è inoltre permessa se su ogni lotto e sui corrispondenti donatori sia possibile documentare la negatività dei controlli effettuati per verificare la presenza di antigeni e anticorpi di agenti patogeni, dannosi alla salute del ricevente. • Rel. - Tradizioni religiose, miti e credenze assegnano al s. un alto valore simbolico, connesso al legame vivificante ed essenziale tra questo e la vita. Presso i popoli agricoltori lo spargimento di s. umano è un momento fondamentale di rituali destinati a favorire la fecondità del terreno: il s., o il fluido che simbolicamente lo sostituisce, viene versato sul terreno seminato per aumentarne la fecondità e per potenziare le forze che favoriranno il raccolto. Il s. è il veicolo dell'esistenza, bere il s. di un animale sacrificato significa assumerne le forze vitali e le prerogative. Gli stessi elementi si trovano anche nelle religioni istituzionalizzate (Ebraismo delle origini, antichità classica), in cui il s. viene presentato come offerta o rientra fra le sostanze tramite le quali si concretizza la manifestazione divina (eucarestia cattolica). Allo stesso modo solo il s. può decretare in maniera completa un patto: mescolare o unire il s. dei contraenti, emesso da una ferita appositamente prodotta, sancisce in modo totale un impegno formale. Del resto il fatto che il s. sia vita ed elemento sacrale può condurre al divieto di consumarne proprio per l'identificazione del fluido con l'elemento vitale e di conseguenza con Dio stesso, fonte di vita.

LE PIÙ IMPORTANTI MALATTIE DEL SANGUE
Malattie della coagulazione
Trombocitopenia
Diminuzione del contenuto in piastrine dovuta a diminuita produzione da parte del midollo osseo, aumento del sequestro da parte della milza o accelerata distruzione delle piastrine
Malattia di von Willebrand
Carenza ereditaria dell'omonimo fattore della coagulazione che determina l'adesione tra le piastrine
Malattie dei fattori di coagulazione
Malattie da carenza, sia ereditarie sia acquisite, caratterizzate dalla carenza di fattori della coagulazione e dalla carenza di vitamina K
Coagulazione intravascolare disseminata
Malattia causata dalla liberazione di fattori tissutali della coagulazione, danni endoteliali, malformazioni vascolari e infezioni che innescano la cascata degli eventi coagulativi in tutta la microcircolazione, determinando una successiva fibrinolisi con eventi emorragici diffusi
Malattie del sistema emopoietico
Anemie da carenza e da sovraccarico di ferro
Nel primo caso si risale a un aumento del fabbisogno, a un'inadeguata assunzione alimentare, a un diminuito assorbimento intestinale, a emorragie; nel secondo caso si risale a fattori ereditari, a neoplasie o a situazioni infiammatorie (anemie sideroblastiche acquisite)
Anemie megaloblastiche
Dovute in massima parte a carenza di vitamina B12 e di acido folico
Anemie emolitiche
Dovute a distruzione precoce dei globuli rossi per cause acquisite (splenomegalia, anemia immunoemolitica, traumi, effetti tossici da infezioni, tra cui malaria, e da Clostridium) e per cause ereditarie (difetti enzimatici del globulo rosso, talassemie, emoglobinopatie)
Emoglobinopatie
Dovute a meccanismi genetici e biochimici, le più importanti sono quelle relative alla presenza di globuli rossi falciformi e le talassemie dovute a un difetto congenito nella produzione di una o più subunità della molecola emoglobinica
Malattie mieloproliferative
Sono definibili come neoplasie dell'emocitoblasto e comprendono la leucemia mielogena cronica, la policitemia vera, la metaplasia mieloide e la trombocitosi essenziale; ad eccezione della leucemia mieloide cronica che, nonostante il suo nome, tende a essere fatale, tutte le altre si orientano verso una cronicizzazione nel corso di molti anni
Insufficienza midollare
Malattie del midollo osseo con insufficiente formazione dei precursori dei globuli rossi; la più importante è l'anemia aplastica
Leucemie
Gruppo eterogeno di neoplasie dovute a trasformazione maligna delle cellule emopoietiche; possono essere acute o croniche e coinvolgere il tessuto mieloide o linfoide; le più gravi sono le leucemie acute



CARATTERI GENERALI DEL SANGUE
Peso specifico
Sangue totale
Plasma o siero
ph (plasma)

1,050 - 1,062
1,029 - 1,032
7,25 - 7,45
Riserva alcalina
(cm3 di CO2 per 100 cm3 di plasma)

40 - 53
Pressione arteriosa (mm di Hg)
Sistolica o massima

120 - 140
Diastolica o minima
60 - 80
Pressione venosa
(al gomito in cm di H2O)
7 - 11
Tempo di circolo (in sec)
Braccio – lingua
Braccio - polmoni
9 – 16
3 - 8
Tempo di emorragia (in min)
1 - 3
Tempo di coagulazione (in min)
6 - 10
Tempo di protrombina (in % della norma)
90 - 110
Retrazione del coagulo completa (in ore)
12 - 18
Velocità di elettrosedimentazione secondo Westergreen
mm dopo 1 ora
mm dopo 2 ore
indice di Katz
2- 12
4 - 25
2 - 13
Reazione xantoproteica nel siero (gradi di becker)
10 - 20
Costituenti principali (in mg per 100 cm3)
Acetone
Acidi biliari
Acido citrico
Acido blucuronico
Acido lattico
Acido malico
Acido piruvico
Alcool
Azoto incoagulabile (azotemia) in mg di urea
Calcio
Cloro
Cloro come cloruro di sodio
Colesterolo totale
Corpi creatinici totali
Ferro
Fluoro (in γ)
Fosforo totale
Glucosio
Glutatione totale
Iodio totale
Lipidi totali
Magnesio
Metilguanidina
Potassio
Acido nicotinico
Acido pantotenico
Vitamina B1
Vitamina B2
Vitamina C
1,2 - 2,6
2,5 - 6
1,3 - 2,5
4 - 9
5 - 15
0,24 - 0,75
0,4 - 1,1
3 - 4
20 - 40
5 - 10
270 - 320
445 - 528
120 - 180
4 - 8
42 - 56
11 - 45
30 - 50
0,80 - 115
25 - 40
3 - 13
400 - 720
2 - 4
0,2 - 0,3
150 - 190 (γ per 100 cm3)
600
20
7,5
27
200 - 700