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Sàggio.

(dal latino tardo exagium: peso, misura). Prova, esperimento eseguito su un campione per accertarne proprietà, valore e simili. ║ Operazione di accertamento del titolo di un metallo prezioso. ║ Parte di un insieme. ║ Copia, esemplare di s.: pezzo (libro, rivista o altro prodotto) distribuito gratuitamente a scopo di propaganda. ║ Dimostrazione delle proprie attitudini personali, della propria preparazione, del proprio profitto scolastico e simili. ║ Nel linguaggio economico, sinonimo di tasso (V.). ║ Scritto di carattere specifico, di limitata estensione, che analizza criticamente un determinato argomento, fornendone un'interpretazione personale. • Chim. - Denominazione generica di metodi di analisi finalizzati ad accertare prevalentemente la qualità. In passato il termine era riferito all'analisi di minerali, metalli e leghe. ║ S. della perla: metodo di analisi per via secca per il riconoscimento di alcuni cationi, basato sulla colorazione da essi impartita a una perla di borace o sale di fosforo. ║ Tubo da s.: provetta. • Lett. - Il termine s. apparve per la prima volta nel 1580, quando M. de Montaigne dette alle stampe i suoi Essais, che si richiamavano alla trattazione epistolare cara agli antichi per affrontare argomenti eruditi, ma ne accentuò il tono di intimità e familiarità rispetto ai suoi predecessori classici. Fu Montaigne a conferire al s. quel carattere di esposizione delle proprie opinioni, talora anche di opinabile giudizio personale, che avrebbe in seguito conosciuto una grande fortuna. Mentre i s. di F. Bacone segnano il punto di arrivo della tradizione umanistica, ispirata al modello epistolare classico, quelli di Montaigne segnano il principio della tradizione moderna affermatasi con J. Addison. Il fine didascalico proprio delle origini del s. si accentuò nel Settecento inglese, epoca di grande splendore per la satira dei costumi, ospitata su giornali come lo “Spectator” o il “Rambler”. I s. di J. Addison, di R. Steele, di O. Goldsmith riunirono in sé tutti i vari motivi ispiratori caratteristici del genere saggistico: l'istanza etica, derivata dalle epistole morali della classicità (in particolare di Seneca), quella umoristica tipica di tanta prosa italiana cinquecentesca (per esempio, quella di F. Berni), quella più intima e autobiografica risalente a Montaigne (riscontrabile per esempio nelle Recollections of childhood di R. Steele). Il successivo sviluppo del giornalismo portò a scindere l'articolo di fondo di indole polemica dal s. vero e proprio, ospitato nella terza pagina, che con il suo tono affabile intende esprimere un giudizio su un determinato evento. In Europa l'impostazione moraleggiante, di satira di costume, si estese a settori quali la storia, le scienze naturali, la filosofia, l'economia. In Francia furono valenti saggisti Voltaire, D. Diderot, J.-B. D'Alembert; in Italia, F. Algarotti, M. Pagano, M. Cesarotti e G. Baretti. In età romantica il s. diventò il genere più agile dell'autobiografia, concepita non più come resoconto di una vita esemplare, ma come appassionato documento umano. In Italia fiorì una ricca tradizione saggistica, legata soprattutto alla terza pagina dei quotidiani, che vantò firme prestigiose come quelle di U. Ojetti, E. Cecchi, M. Praz, E. Montale, ecc. Nell'epoca contemporanea il fenomeno della società di massa ha dato avvio a nuove forme di saggistica che, a metà fra l'indagine sociologica e la critica del costume, si sono talvolta sostituite al romanzo stesso.