(dal latino
sacculus: piccolo sacco).
Zool. - Ognuna delle piccole vesciche sferiche poste nel connettivo
sotto-epidermico dei crinoidi (V.) e riunite in
masserelle piriformi. Non ne è stata ancora chiarita la funzione. •
Anat. comp. - Nei vertebrati, una delle due fondamentali dilatazioni del
labirinto membranoso dell'orecchio interno. Nel corso della filogenesi compare
un'estroflessione ventrale del
s. che negli anfibi è di dimensioni
ridotte, mentre nei sauropsidi appare più sviluppata. Entrambe sono
caratterizzate dalla presenza di specifiche strutture sensoriali,
rispettivamente la
papilla basilaris e l'
organo del Corti. Nei
mammiferi la struttura dell'orecchio interno si complica ulteriormente,
poiché dal
s. parte un'estroflessione a fondo cieco che,
avvolgendosi a spirale, forma la
chiocciola o
coclea, dotata,
nella sua parte interna, di una piccola salienza biancastra, detta
macchia
acustica, alla quale giungono i rami terminali del nervo sacculare. Con lo
sviluppo predominante della coclea il
s. si riduce a una modesta
dilatazione del labirinto membranoso nella porzione vestibolare dell'orecchio. A
ricordo della sua origine, il
s. dei mammiferi mantiene una posizione
intermedia tra l'utricolo, dal quale si dipartono i canali semicircolari, e la
coclea.