Centro in provincia di Torino, 52 km a Ovest del
capoluogo; è situato a 503 m s/m., nella valle omonima, sulle due sponde
della Dora Riparia. 6.630 ab. CAP 10059. • Econ. - Commercio agricolo;
industrie siderurgiche, metallurgiche, meccaniche e tessili. Turismo. •
St. - Antico centro di origine celtica, fu capitale di un Regno detto coziano.
Sin dall'antichità la sua importanza fu legata all'ubicazione strategica,
sulla via che metteva in comunicazione Torino, attraverso il Monginevro, con le
zone oltralpe.
Vicus in età augustea, sotto Nerone divenne sede
del
praeses della provincia delle Alpi Cozie; in seguito
Segusium
fu eretta a municipio di diritto romano e ascritta alla tribù
Quirina. Durante la dominazione franca
S. e la sua vallata costituirono
un'unica diocesi, devastata nel X sec. dai Saraceni. Nel 1046 con il matrimonio
di Adelaide, contessa di Torino, e Oddone, figlio di Umberto Biancamano,
entrò a far parte dei domini dei conti di Savoia. Nel 1173 fu incendiata
da Federico Barbarossa, rimanendo coinvolta nelle successive guerre di casa
Savoia. • Arte - Il nucleo antico della cittadina sorge sulla riva destra
della Dora Riparia e presenta molti monumenti di epoca romana e medioevale. Si
ricorda, in particolare, l'arco di trionfo eretto da Giulio Cozio in onore di
Augusto (9 a.C.), edificato all'ingresso della via che portava alle Gallie; si
tratta di una struttura in pietra calcarea locale, a un solo fornice, con
quattro colonne corinzie agli angoli e scene storiche sul fregio. Di grande
interesse anche i resti dell'anfiteatro romano (II sec.) e dell'antico
acquedotto. Pregevoli testimonianze dell'arte romanica sono i campanili dell'ex
chiesa di Santa Maria Maggiore e della cattedrale di San Giusto. Quest'ultima,
fondata nel 1029, presenta numerosi elementi gotici al suo interno, come il coro
ligneo (XIV sec.) e il trittico bronzeo di scuola fiamminga (XIV sec.). Un altro
edificio di stile romanico-gotico è la basilica di San Francesco,
rimaneggiata nel XVII sec. Nell'antico castello, originario del X sec., ma
ricostruito in epoche successive, è ospitato un museo civico che presenta
raccolte archeologiche e naturalistiche.