(dal latino
super: sopra). Prefisso di numerosi
termini latini, costituisce nella maggior parte dei casi un calco dal greco
hýper che, attraverso il latino dotto, è passato anche in
alcune parole italiane (
superficie,
superfluo) anche se,
generalmente, nella lingua italiana equivale a
sopra- o
sovra-
(
sopravvivere). Ricorre con particolare frequenza in voci di recente
formazione, in alcune delle quali può alternarsi con i prefissi
sopra-
e
sovra- (
supernazionale e
sopranazionale) e,
più raramente, con il prefisso
iper- (
superalimentazione e
iperalimentazione). ║ Sopra, che sta sopra:
superglottico.
║ Indica aggiunta, sovrapposizione:
superstrato. ║ In
riferimento a un'azione, a un processo o a una condizione, può
significare sovrabbondanza, eccesso rispetto al normale:
superalimentazione.
║ Che va oltre, che oltrepassa; indica il superamento di determinati
limiti o caratteri:
supersonico. ║ Designa una posizione di
preminenza:
supervisione. ║ Designa preminenza assoluta:
superuomo. ║ Conferisce valore enfatico e superlativo, indicando
che la qualità designata è elevata al massimo grado o a un grado
eccezionale rispetto a quello consueto:
superconcentrato,
benzina
s. o semplicemente
s. • Biol. - Nella distinzione per classi
degli organismi viventi, indica il gruppo che si colloca immediatamente al di
sopra di quello indicato dal termine cui viene premesso:
superfamiglia.