La parte superficiale del terreno sulla quale si cammina.
║ Il terreno stesso e, più in particolare, lo strato più
superficiale della crosta terrestre che risulta dalla disgregazione meccanica,
dalla decomposizione e dall'alterazione chimica delle rocce, sotto l'influenza
di processi fisici (erosione atmosferica, idrica, da ghiacciai), chimici
(ossidazione, riduzione, idratazione, dissoluzione, lisciviazione) e biologici
(azione disgregatrice dei microrganismi, delle piante e degli animali che vi si
impiantano). L'insieme dei processi di modificazione e di alterazione del
substrato roccioso viene detto
pedogenesi e questi processi
pedogenetici. ║
Formazione dei s.: la genesi dei
s.
è il risultato di tre processi concomitanti, ovvero la decomposizione
della roccia stessa, l'aumento della materia organica e la migrazione di alcuni
elementi sotto l'azione dell'acqua circolante. Quest'ultimo processo riguarda
principalmente i sali solubili, in particolare i carbonati, e i colloidi che,
trasportati dall'acqua verso il basso, si concentrano più in
profondità a varie altezze, consentendo in questo modo la distinzione,
dall'alto verso il basso, di una serie di livelli, detti orizzonti del
s., la cui formazione non è legata alla sovrapposizione verticale
di materiali differenti ma alla diversa azione svolta, dalla superficie in
profondità, dai processi pedogenetici. Sulla differenziazione degli
orizzonti e quindi sul tipo di
s. influiscono anche fattori ambientali
quali il clima, la morfologia del luogo, la natura della roccia originaria, le
associazioni vegetali presenti e più in generale la durata dei processi
stessi. ║
Descrizione: lo studio dei
s. ha solitamente
finalità pratiche connesse con la produttività agricola e con la
pianificazione territoriale. Esso richiede la definizione dei seguenti
parametri: la
tessitura, correlata alle dimensioni granulometriche delle
particelle che costituiscono il
s. specifico; il
colore, legato
alla composizione chimica del terreno e rilevato mediante una scala cromatica
(il colore bruno scuro indica un'elevata concentrazione di materia organica, il
colore rosso è indice della presenza di ferro ossidato, il colore grigio
e verde indica la presenza di ferro ridotto); lo
stato di aggregazione delle
particelle, che determina la probabilità di formazione degli
aggregati e controlla il drenaggio interno del
s.; la
porosità, che dipende dallo stato di aggregazione,
dall'attività degli animali fossatori, dalle radici delle piante e dalla
liberazione di gas; la
concentrazione di sostanze organiche colloidali
amorfe, ovvero il
contenuto di humus; il
pH, che rappresenta
il grado di acidità del
s. e consente la distinzione dei
s.
in
neutri, con pH intorno a 7,
acidi, con pH inferiore a 7 e
basici, con pH da 7 a 9. ║
Classificazione: i criteri di
classificazione sono numerosi. In base alla provenienza dei componenti minerali
si distinguono:
s. autoctoni, quando i componenti minerali provengono
dalla roccia sottostante;
s. alloctoni, quando i minerali sono stati
trasportati;
s. residuali, se prevalgono i componenti argillosi derivati
dalla dissoluzione della roccia calcarea originaria. Una seconda
classificazione, basata sull'influenza dei fattori climatici, prevede la
distinzione in:
s. zonali o
climatici, le cui caratteristiche sono
legate essenzialmente al clima;
s. intrazonali, con caratteristiche
correlate alle proprietà chimiche e fisiche della roccia originaria;
s. azonali, la cui evoluzione ancora incompleta dipende strettamente
dalla natura della roccia d'origine. A loro volta i
s. zonali o climatici
possono essere ulteriormente distinti in:
s. delle regioni fredde (artici
e di alta montagna);
s. delle regioni temperate, comprendenti quelli
delle regioni fredde e umide (
podsol,
rendzina,
s. di
brughiera), quelli delle zone umide non molto fredde (
s. gialli e
s. bruni), quelli delle zone temperate calde non molto umide (
s.
rossi) e quelli delle zone aride (
s. neri,
s. salini);
s. delle
regioni tropicali e subtropicali,
comprendenti sia i
s.
laterici sia i
s. con crostoni delle zone aride. Una terza
classificazione, riconosciuta a livello internazionale, si basa
contemporaneamente sulla natura, sul grado di evoluzione del
s. e
sull'aspetto generale del profilo pedologico. In base a tale classificazione i
s. vengono suddivisi in dieci classi:
s. non evoluti, a minerali
greggi, presenti nelle regioni artiche e desertiche;
s. poco evoluti,
giacenti direttamente su una roccia madre silicea, tipici delle regioni di alta
montagna;
s. calcarei, formatisi su rocce ricche di carbonato di calcio
(
černozëm,
rendzina, ecc.);
s. evoluti a mull,
comprendenti
s. bruni e
s. lisciviati;
s. evoluti a podsol,
che rappresentano la metà dei terreni europei e in Italia si trovano sia
in pianura sia ai piedi delle Alpi;
s. ferruginosi di clima caldo,
comprendenti i
s. rossi mediterranei e i
s. tropicali;
s.
ferrallitici, ricchi di ossidi di ferro o alluminio e comprendenti i
s. lateritici;
s. alomorfi, caratterizzati dalla presenza di un
livello di sale e comprendenti anche i
s. ad alcali e i
solopetz;
s. idromorfi, caratterizzati dalla presenza temporanea o permanente
dell'acqua (
s. a glej);
s. idromorfi organici, caratterizzati da
un intreccio di fibre e di frammenti vegetali più o meno carbonizzati
(torba). • Geogr. fis. - In base all'origine e alle caratteristiche
fisiche si distinguono alcuni
s. particolari. ║
S.
desertico: di colore bruno, si forma dalla degradazione chimico-fisica delle
rocce affioranti. ║
S. eluviale: originatosi dall'alterazione delle
rocce, ricopre le pendici montuose. ║
S. fessurato o
poligonale:
s. argilloso umido che, in seguito a un progressivo
essiccamento, si è spaccato in modo vario formando delle strutture
poligonali. ║
S. periglaciale: caratteristico delle aree sottoposte
a cicli climatici e ad alternanza di gelo e disgelo, si trova nelle regioni
subpolari e nelle zone montuose in prossimità del limite climatico delle
nevi perenni. ║
S. striato o
rigato: particolare
s.
periglaciale caratterizzato dall'alternanza di strisce terrose con strisce
detritiche, o di detriti fini con detriti grossolani o ancora di
s. misto
con
s. vegetalizzato. ║
S. a cuscinetto: terreno
caratterizzato dalla presenza di piccole gobbe, a sommità piatta o curva,
ricoperte di erba. • Fis. -
Effetto s.: in aerodinamica, aumento di
portanza indotto dalla compressione dell'aria tra il
s. e la pancia di un
velivolo, che si verifica quando quest'ultimo si trova in prossimità del
s. stesso. Questo effetto si manifesta sia negli aeroplani in fase di
atterraggio sia negli elicotteri. • Dir. -
S. pubblico: terreno di
proprietà demaniale, o di qualsiasi altro ente pubblico, destinato a un
servizio di pubblica utilità. Può essere occupato legalmente
mediante concessione. ║
S. privato: in contrapposizione con il
precedente,
s. sul quale il legittimo proprietario può esercitare
il proprio diritto compiendo qualsiasi opera o scavo che non rechi danno al
vicino. Il proprietario del
s. è altresì proprietario di
tutte le opere esistenti sotto o sopra di esso.