Voce francese, der. di
suivre: seguire. Seguito,
insieme di persone che accompagnano un alto personaggio per servizio o per
onore. ║ Successione di elementi che, per caratteristiche analoghe, sono
raggruppabili in un insieme omogeneo. ║ Per estens. - Appartamento formato
da più stanze in collegamento tra loro; è comune nei grandi
alberghi. • Mus. - Composizione strumentale barocca costituita da
più movimenti di danza, tutti nella medesima tonalità. Si diffuse
in Italia, nel Cinquecento, in particolare in relazione alle esecuzioni di
musica per liuto. Lo sviluppo della
s. coincide con un progressivo
sganciamento della musica dalla tradizione sacra, in rapporto a un crescente
interesse per le forme profane. Questa tipica composizione barocca risulta
dall'abbinamento di due forme di danza, contrastanti per carattere e movimento
(danze in tempo lento o moderato unite a danze veloci a prevalente ritmo
ternario). Una definitiva sistemazione della
s. si ebbe nel Seicento.
Fondamentale risultò l'apporto del compositore tedesco J.J. Froberger,
che introdusse la struttura caratteristica della
s., ovvero quattro danze
(
allemanda,
corrente,
sarabanda,
giga) con frequente
inserimento tra le ultime due di altri movimenti quali la
bourrée,
la
gavotta, la
loure, il
minuetto, il
rigaudon, il
passepied. Dal Settecento in poi la
s. fu caratterizzata da altri
abbinamenti; infatti è possibile rintracciare anche composizioni con
preludio o altro pezzo introduttivo e con un maggior numero di brani.
L'affermazione della sonata, nella seconda metà del XVIII sec.
portò a un progressivo offuscamento di questa forma, che venne riscoperta
nel XX sec., con intenzioni di rievocazione (M. Ravel) e di recupero della
tradizione classica (C. Debussy, P. Hindemith).