Bioch. - Dell'acido bicarbossilico di formula
generale HOOC(CH
2)
2COOH, presente sia nel regno vegetale
sia in quello animale, e della corrispondente anidride, chiamata anche anidride
butandioica. L'acido
s. si trova nell'ambra gialla o succino, nelle
ligniti, in alcune piante (lattuga velenosa, uve verdi), negli animali (in
svariati organi quali il timo del vitello, la milza del bue) e nelle urine. In
biochimica è uno degli acidi bicarbossilici a quattro atomi di carbonio
(acido fumarico, malico, ossalacetico) che rappresentano lo stadio finale del
ciclo dell'acido citrico o ciclo di Krebs. Viene preparato industrialmente per
idrogenazione catalitica in fase liquida dell'anidride maleica, per reazione
sotto pressione dell'acetilene con ossido di carbonio e acqua in presenza di
cobaltocarbonile, e infine per fermentazione dell'acido tartarico o dell'acido
malico. Cristallizza in prismi monoclini estremamente solubili in acqua e
solubili in alcool. Fonde a 185 °C e bolle a 235 °C, trasformandosi
parzialmente in anidride. Essendo un diacido, forma due serie di sali e di
esteri. Trova largo impiego nella preparazione di cosmetici, di additivi
alimentari, di vernici e come composto intermedio nella sintesi di sostanze
farmaceutiche. Viene inoltre impiegato per indurire resine epossidiche e per
produrre materie plastiche biodegradabili. ║ L'anidride
s. forma
anch'essa cristalli incolori, poco solubili in acqua, che fondono a 120 °C;
oltre che per disidratazione ad alta temperatura dell'acido corrispondente, si
forma per idrogenazione dell'anidride maleica.