Psicol. - Termine utilizzato dalla psicologia
e dalla psichiatria di fine Ottocento per indicare quei processi mentali di cui
il soggetto non è consapevole ma è suscettibile di divenirlo. Tale
termine non venne accettato dalla psicoanalisi e da S. Freud, che introdusse la
distinzione tra
inconscio,
preconscio, l'equivalente del
s., e
conscio.