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Stòrico.

Della storia. ║ Che ha per oggetto e obiettivo la storia, ovvero la raccolta e l'indagine di avvenimenti considerati nel loro svolgimento temporale: atlante s. ║ Che disegna la situazione politica del territorio in un dato momento s.: ricerche s.Metodo s.: metodo usato per analizzare gli eventi della storia. ║ Ufficio s. e diario s.: in ambito militare, rispettivamente l'ufficio degli stati di forza maggiore che deve raccogliere la completa documentazione dei fatti bellici e poi pubblicarla ufficialmente, e la cronologia degli avvenimenti di guerra redatta da ogni comando d'unità. ║ Materialismo s.: teoria propria di K. Marx e del pensiero marxista che individua nei fatti materiali ed economici le cause principali del progresso sociale. ║ Proprio della storia, connesso alla storia, intesa come successione di avvenimenti: processo s.Serie s.: in statistica, serie riproducenti fatti che si susseguono nel tempo. ║ Presente s. o narrativo e infinito s. o narrativo: in stilistica, nelle lingue classiche, uso del presente indicativo e dell'infinito presente nell'esposizione di fatti passati, per conferire a questi maggiore realismo, quasi a farli rivivere. ║ Che appartiene alla storia, a un passato più o meno lontano: il centro s. della città. Destra e Sinistra s.: in politica, partiti tradizionalmente conservatori e progressisti. ║ Leader s.: capo di uno schieramento politico, esponente di punta di un movimento culturale, non più in carica, ma sempre di indiscusso prestigio. ║ Realmente esistito o avvenuto (avvenimento s.: verificato storicamente; personaggio s.: non immaginario o leggendario, ma reale; romanzo s.: che ha per soggetto figure e fatti accaduti realmente). ║ Degno di essere ricordato e trasmesso ai posteri per l'importanza che riveste e per le conseguenze che comporta: decisione s. Compromesso s.: in Italia negli anni Settanta del XX sec., collaborazione al Governo teorizzata fra le forze comuniste e quelle cattoliche. ║ Di valore, quotazione o altro dato numerico mai raggiunti o verificatisi in precedenza: il minimo s. del dollaro. ║ Di disciplina interessata all'evoluzione s. del soggetto trattato (grammatica s.: che, di una lingua, descrive gli sviluppi nel tempo).Scuola s.: nelle varie discipline, indirizzi di studi che, rifiutando ogni dato astratto, aprioristico o dogmatico, approcciano l'argomento della loro analisi con taglio e metodi prettamente s. • Dir. - Scuola s.: sorse in Germania all'inizio dell'Ottocento su impulso di G. Hugo e per merito effettivo di F.C. von Savigny, autore, nel 1814, dell'opera Vom Beruf unserer Zeit für Gesetzgebung und Rechtswissenschaft, divenuta poi il manifesto della scuola s.: in contrasto con il metodo giusnaturalistico (diritto naturale), l'ordinamento giuridico di un popolo non può essere prodotto dell'arbitrio di un legislatore, ma è quel complesso di norme scaturite dalla consuetudine (che è fulcro dell'intero ordinamento giuridico) e frutto della coscienza del popolo medesimo, che con il popolo maturano e poi decadono. In tale prospettiva devono essere condotti l'indagine e lo studio delle origini e dell'evoluzione del diritto. A questa impostazione s. si deve il primato tedesco negli studi sul diritto romano. • Econ. - Scuola s. o giovane scuola: corrente di pensiero nata e affermatasi in Germania nella seconda metà dell'Ottocento in contrapposizione alla scuola classica o vecchia (cui appartenevano, tra gli altri, B. Hildebrand, W. Roscher e K. Knies), i cui maggiori esponenti furono G. von Schmoller, A. Wagner, L. Brentano, A. Schäffle. In realtà i "giovani" economisti ripresero il metodo s. già abbracciato dai "vecchi", che, però, non si erano del tutto svincolati da un approccio teoretico, astratto e deduttivo. L'idea portante della nuova scuola era che le leggi economiche, lungi dall'essere assolute e universali, sono relative e connesse all'evoluzione s.; pertanto un'attività economica può essere correttamente analizzata solo in rapporto al contesto sociale, politico e geografico in cui si svolge: da questa scaturirono pregevoli ricerche s. di carattere monografico. In seguito, i continuatori di Schmoller (V. Spiethoff, W. Sombart e M. Weber) diedero vita alla giovanissima scuola s. • Etnol. - Scuola s.-culturale: nata all'inizio del Novecento, in opposizione a quella evoluzionistica, si affermò in Austria e Germania ed ebbe in L. Frobenius il suo precursore. Il concetto di cicli e aree culturali, generati dalla propagazione di elementi culturali ravvisabili e identificabili sulla base di caratteri comuni, esposto nella sua opera del 1898 Der Ursprung der afrikanischen Kulturen, fu ripreso e sviluppato sistematicamente da B. Ankermann e F. Graebner che, insieme a W. Schmidt, furono gli esponenti maggiori della scuola s.-culturale. Al centro del loro pensiero c'è l'idea che ogni innovazione non procede da istituzioni precedenti, seguendo una modalità universale di sviluppo (concetto alla base del pensiero evoluzionistico), ma si diffonde, e poi si modifica, muovendo da diversi centri di sviluppo. Alla scuola si ispirarono dapprima gli iniziatori italiani degli studi etnologici, ma negli anni Cinquanta e Sessanta questa impostazione venne progressivamente abbandonata e oggi la moderna ricerca antropologica non le attribuisce alcuna validità metodologica. • Filol. - Scuola s. o del metodo s. o scientifica o positiva: indirizzo di studi letterari sorto all'università di Torino, che predominò nell'epoca tra l'Unità d'Italia e il primo conflitto mondiale. Ispirati alle dottrine del Positivismo e sulla falsariga di quanto veniva fatto nel campo della filologia romanza, disciplina allora all'avanguardia, i seguaci di questa scuola impiegarono gli strumenti s. per lo studio delle discipline letterarie, volendo conferire a queste dignità di scienza. Si impegnarono, pertanto, in grandiose indagini d'archivio, di dati e di fonti, alla ricerca di testi e materiali inediti, per ricostruire l'ambiente sociale, s., familiare degli autori, piuttosto che analizzarne la personalità o stabilire il valore artistico delle loro opere. Rifiutarono dunque la lezione dell'estetica romantica, per produrre una storia della letteratura improntata a una concezione di tipo evoluzionistico. Del Romanticismo accolsero, invece, il gusto per la poesia popolare e per la letteratura delle origini, in particolare il Medioevo neolatino. Sebbene uno studio improntato a questi principi rischiasse di scadere in erudizione sterile, e tale fu in certi casi, la scuola s. raggiunse risultati notevoli e tuttora validi. Tra i testi più significativi: Virgilio nel Medio Evo (1872) di D. Comparetti, Le fonti dell'Orlando Furioso (1876) di P. Rajna e Poesia popolare italiana (1877) di A. D'Ancona. È del 1883 la fondazione, da parte di F. Novati, R. Renier e A. Graf dell'organo ufficiale della scuola, il "Giornale storico della letteratura italiana". Una seconda generazione di studiosi, tra cui E.G. Parodi, V. Rossi, C. De Lollis, M. Barbi, F. Torraca, sulla scorta della lezione di B. Croce (che ribadiva l'essenza spirituale della poesia, cui le ricerche erudite possono solo avvicinare lo studioso, ma non permettergli di comprenderla né, tanto meno, di stabilirne il valore artistico) mediò tra approccio filologico e critica estetica. • St. - Istituti di studi s.: coordinati dalla Giunta Centrale per gli studi s., istituita nel 1934, sono uniti dal comune intento di salvaguardare e trasmettere la tradizione s. Si distinguono i seguenti Istituti: Istituto italiano per la storia antica, Istituto s. italiano per il Medioevo, Istituto s. italiano per l'età moderna e contemporanea, Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Promuovono studi e ricerche e, ove è dato, provvedono alla raccolta e alla pubblicazione delle fonti relative all'età presa in esame.