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Stìria.

Stato federato (16.388 kmq; 1.206.346 ab.) dell'Austria sud-orientale, situato al confine con la Slovenia. Capitale: Graz. Città principali: Knittelfeld, Leoben, Eisenerz, Judenburg. • Geogr. - L'alta S., essenzialmente montuosa, comprende i Bassi Tauri, le Alpi di Eisenerz, i massicci dolomitici di Hochtor (2.372 m) e di Hochschwab (2.277 m) e il massiccio calcareo-scistoso di Graz. I fiumi (Enns, Mur, Mürz) tributano tutti direttamente o indirettamente al Danubio. Prevalentemente collinosa è invece la Bassa S., il cui picco più alto (il Sausal) raggiunge i 670 m. Il clima è di tipo alpino nella zona più elevata, temperato continentale in quella collinosa. • Econ. - La S. dispone di notevoli risorse minerarie (ferro, rame, lignite, magnesite, grafite e gas naturale), che hanno favorito la localizzazione nella regione della maggior parte delle industrie siderurgiche (Donawitz, Eisenerz) e meccaniche (minuteria, materiale ferroviario, biciclette). Sono attivi anche i settori tessile, alimentare (birrifici), del cuoio, del legno. Molto sviluppato il turismo. • St. - Divisa fra il Norico (nella parte occidentale) e la Pannonia in epoca romana, fu cristianizzata e germanizzata nel IV sec. Feudo dei duchi di Baviera, divenne ducato indipendente con l'imperatore Federico I (1180). Soggetta ai Babenberg e a Ottocaro di Boemia, nel 1282 passò sotto la sovranità degli Asburgo. Data la sua posizione agli estremi confini orientali dell'Impero, la regione subì più volte le incursioni turche. Il consenso alla Riforma di ampia parte della popolazione della S. fu contrastato a partire dal 1580 dal duca Ferdinando, il futuro imperatore Ferdinando II, intransigente fautore del ritorno al Cattolicesimo. Alla fine del primo conflitto mondiale, il Trattato di San Germano assegnò il settore meridionale della S. alla Jugoslavia. Disgregatosi l'Impero asburgico, la S. fu costituita in Land nel 1920. Con il resto dell'Austria fu annessa alla Germania nazista nel 1938.