Zool. - Nome comune utilizzato per indicare svariati
uccelli appartenenti all'ordine passeriformi e alla famiglia Sturnidi. Gli
s. sono diffusi dall'America alla Siberia e dall'Europa settentrionale
all'Africa. Gli individui che vivono nelle aree fredde dell'Europa
settentrionale e continentale in autunno migrano verso l'Africa settentrionale e
il bacino mediterraneo, per poi ritornare nei luoghi d'origine nella primavera
successiva; qui gli
s. costruiscono nidi grossolani, spesso disposti sui
tetti delle abitazioni o negli alberi cavi, nei quali depongono le uova. Lo
s. ha il becco piatto, diritto e allargato alla base, la coda tronca, le
zampe robuste e un'apertura alare di circa 13 cm. In Europa vivono lo
s.
propriamente detto (
Sturnus vulgaris), lungo circa 22 cm, con piumaggio
nero variamente macchiettato di bianco e diffuso a Nord fino al 60° di
latitudine e a Est fino in Siberia; lo
s. nero o
monocolore
(
Sturnus unicolor), con penne lunghe e sottili, diffuso in Spagna, in
Palestina e stazionario in Sardegna e Sicilia; lo
s. roseo o
delle more o
marino (
Pastor roseus), diffuso nell'Europa
orientale e in Asia e caratterizzato da una colorazione rosa pallido alternata
alla nera e da un ciuffo di penne lunghe e sottili sul capo. In Africa, patria
degli
s. splendenti o merli metallici, vivono lo
s. color
d'acciaio (
Lamprotornis chalibaeus) e lo
s. superbo
(
Lamprospreo superbus).