Dovuto al caso, aleatorio. • Stat. -
Processo s.: dato uno spazio degli eventi Ω dotato di una misura di
probabilità
P, ogni funzione di due variabili
X
(
t,ω), in cui
t è una generica variabile, solitamente
temporale, e ω ⊂ Ω, che descrive l'evoluzione temporale di una
variabile aleatoria. La teoria dei processi
s. è utilizzata per
descrivere fenomeni che accadono casualmente e di cui occorre prevedere in
termini statistici le possibili realizzazioni, come l'insieme dei segnali che
possono arrivare a una stazione telegrafica oppure l'andamento di un moto
oscillatorio in cui possono aversi perturbazioni casuali, come nel caso dei moti
browniani delle particelle subatomiche. Alla teoria dei processi
s.
è strettamente correlata la
teoria ergodica, che si occupa di
cercare le condizioni grazie alle quali le medie aritmetiche di una successione
di variabili aleatorie convergono a un dato numero, non aleatorio, secondo i
diversi tipi di convergenza definiti nel calcolo delle probabilità.
• Geom. -
Geometria differenziale s.: ramo della geometria
differenziale che riguarda le applicazioni della teoria dei processi
s. a
problemi classici della geometria differenziale, lo studio degli aspetti
geometrici della teoria dei moti browniani e il riconoscimento e lo studio dello
spazio degli stati proprio dei processi
s. come varietà
differenziabile. • Mecc. -
Meccanica s.: estensione della meccanica
classica, basata sulla sostituzione delle traiettorie deterministiche proprie
della teoria classica con traiettorie aventi carattere probabilistico, connesse
a dati processi
s. Per particolari sistemi dinamici e sotto opportune
ipotesi, la meccanica
s. mostra notevoli analogie con la meccanica
quantistica; essa, pertanto, costituisce un approccio alternativo alla
quantizzazione dei sistemi dinamici, basato su tecniche probabilistiche e non
operatoriali, del tutto equivalente a quello proprio della meccanica quantistica
dal punto di vista dell'interpretazione fisica. Le ipotesi fondamentali della
meccanica
s. sono l'assunzione che le traiettorie di un sistema dinamico
siano perturbate da un moto browniano di fondo e una particolare formulazione
del secondo principio della dinamica, nel quale l'accelerazione classica viene
sostituita da un'opportuna accelerazione
s.: è possibile mostrare
che le equazioni fondamentali della meccanica
s. possono essere ricavate
utilizzando principi variazionali, in modo del tutto analogo a quanto accade in
meccanica classica, di cui tale teoria costituisce, pertanto, una particolare
estensione.