(dal latino s
tipendium: paga militare,
der. di
stips: contribuzione e
pendere:
pagare).
Retribuzione a periodicità per lo più mensile versata al
prestatore di lavoro continuato e subordinato, nel settore pubblico e privato.
║ Ant. - La paga data ai soldati mercenari:
truppe allo s. di un
capitano di ventura. ║ Per estens. - Il compenso che il signore dava
ai cortigiani o a chi lavorava per lui:
il principe versava un lauto s. agli
artisti che lavoravano presso di lui. • Encicl. - Nell'antica Grecia
solo i dipendenti pubblici (medici, insegnanti, ecc.) erano regolarmente
retribuiti, mentre i funzionari pubblici di grado elevato non ricevevano alcun
compenso, tranne una modesta indennità che, in età ellenistica, i
cittadini più agiati di regola rifiutavano per cattivarsi le simpatie
popolari. Anche nella Roma repubblicana era riconosciuto un rimborso a coloro
che si recavano in missione per conto dello Stato, ma solo i soldati di truppa
ricevevano lo s
tipendium, introdotto intorno al 400 a.C. Lo
s. di
un fante era di 120 denari l'anno, mentre la cifra si raddoppiava per il
centurione e si triplicava per il cavaliere. Giulio Cesare e Augusto aumentarono
gli
s. dei soldati che, al tempo di Caracalla, arrivarono a 750 denari.
Durante l'Impero anche gli ufficiali e i magistrati provinciali ebbero uno
s. regolare. • Dir. - Retribuzione corrisposta all'impiegato in
misura fissa e continuativa per la sua prestazione lavorativa. Lo
s.
è fissato in una cifra annua e corrisposta in rate mensili posticipate;
la sua determinazione è di regola demandata alla contrattazione
collettiva. Allo
s. tabellare, computato su base annua, va aggiunta la
tredicesima mensilità (V.
MENSILITÀ); alcuni contratti (banca) prevedono fino a 15
mensilità. Nello
s. vengono computate anche le quote corrisposte
in ragione del carico e del reddito familiare del dipendente e
l'indennità di contingenza (indennità integrativa speciale nel
settore pubblico) che serve ad adeguare il livello retributivo al costo della
vita. • Dir. can. - L'emolumento corrisposto per la celebrazione di
messe.