Nel Medioevo, contado rurale nel Milanese. Fatta
eccezione per alcuni territori del contado di Seprio, quali la Valtravaglia e la
costa tra Ispra e Laveno, comprese l'intero bacino del Lago Maggiore. Soggetto
all'amministrazione diretta dell'imperatore nei secc. IX-X, fu poi smembrato e
ridotto: nell'XI sec. la riva lombarda fu assegnata all'arcivescovo di Milano,
il resto venne diviso tra i conti di Biandrate, Pombia, Crusinallo e Castello.
Nel 1397 l'imperatore Venceslao ricostituì, a puro titolo onorifico, il
contado in favore dei Visconti.