(dal latino
speculum, der. di
specere: guardare). Superficie che riflette i raggi luminosi,
generalmente costituita da una lastra di vetro con una faccia metallizzata; di
forma e dimensioni varie, può essere autonoma oppure incorporata in un
mobile. ║
S. con argento: quello comune. ║
S. con
platino: quello tipico degli strumenti scientifici. ║
S.
concavo: quello che riflette la luce dalla parte del centro della calotta.
║
S. convesso: quello che riflette la luce nella parte opposta al
centro della calotta. ║
S. parabolico: quello la cui superficie ha
forma di paraboloide. ║
S. sferico: quello a forma di calotta
sferica. ║
Armadio a s.: quello con lo sportello o gli sportelli
ricoperti di
s. che riflettono l'intera persona. ║
Sala degli
s.: quella in cui sono affissi vari
s. alle pareti; è
frequente nei palazzi reali e signorili. ║
Gioco di s.: l'effetto
visivo di riflessioni multiple, ottenuto giustapponendo più
s.
║
S. deformante: quello a curvatura variabile che riflette immagini
deformate; è di uso frequente nei luna park come attrazione per i
visitatori. ║
S. frontale: strumento medico, usato per lo
più in otorinolaringoiatria per esaminare cavità esterne come la
bocca, le fosse nasali, il condotto uditivo. ║
S. nero: quello di
vetro affumicato, di cui si servono disegnatori e pittori nella ricerca dei
valori di chiaroscuro. ║
S. retrovisore:
V. RETROVISORE. ║
S. unidirezionale:
s. semi-argentato che lascia passare una piccola percentuale di luce;
stando in una stanza oscura, attraverso di esso è possibile osservare
ciò che accade in un ambiente illuminato senza essere visti. ║ Fig.
- Cosa eccezionalmente pulita:
il pavimento di quel corridoio è uno
s. ║ Fig. - Cosa che riflette, che lascia vedere o intuire:
la sua
espressione era lo s. fedele del suo disgusto. ║ Fig. - Esemplare,
modello:
è sempre stato uno s. di generosità. ║ Fig.
-
Farsi s. di qualcuno: prenderlo a esempio. ║ Fig. -
S.
d'acqua: tratto di mare o di lago chiuso e di estensione ridotta. ║
Per estens. - Pannello intelaiato nei battenti di porte e finestre; può
essere intagliato, dipinto, laccato, ecc. ║ Per estens. - In legatoria, la
porzione centrale del piatto delimitata da una o più cornici; anche la
striscia di tela o di pelle atta a rinforzare le legature di un certo valore o
di mole considerevole. ║ Per estens. - Nella tecnologia del legname,
termine con cui si indicano i raggi midollari, specie quando sono molto
visibili. ║ Per estens. - Prospetto, tabella che riassume in modo evidente
le informazioni relative a un determinato argomento. ║
Scrittura a
s.: quella leggibile soltanto disponendo il foglio davanti a uno
s.
║
Volta a s.: volta a padiglione tagliata nella parte superiore da
un piano orizzontale. ║ Ant. - Libro pubblico, in uso presso molte
città italiane, su cui venivano annotati i nomi di coloro che erano in
debito con il Comune.
• Sport - Nella pallacanestro il tabellone
posto in posizione perpendicolare al campo e parallelo alla linea di fondo su
cui, per mezzo di anelli di ferro, è fissato il canestro.
•
Psicol. -
Fase o
stadio dello s.: fase dello sviluppo
infantile, compresa fra i 6 e i 18 mesi, nel corso della quale il bambino impara
a riconoscersi nella propria immagine riflessa nello
s.; rappresenta il
primo passo verso la progressiva conquista dell'identità di sé.
• Zool. -
S. dell'ala: espressione con cui si indicano le
penne di colore diverso dalle circostanti. ║ La parte trasparente dell'ala
di un insetto. ║ Nei ruminanti, la parte situata fra la punta del naso e
il labbro.
• Geogr. -
S. freatico: superficie superiore di
una falda acquifera.
• Geol. -
S. di faglia: superficie di
roccia perfettamente lisciata dallo sfregamento dei due lembi rocciosi separati
da una faglia.
• Fis. -
S. elettronico:
in ottica
elettronica, ognuno dei campi elettrici in grado di deflettere secondo angoli
prestabiliti un dato fascio elettronico. ║
S. magnetico: in fisica
dei plasmi, dispositivo che permettere di confinare in una data regione dello
spazio un gas ionizzato tramite intensi campi magnetici. ║
S.
ottico: sistema catottrico costituito da una sola superficie riflettente,
piana o curva. Generalmente, la superficie riflettente è costituita da
una lastra di vetro con una faccia metallizzata; negli
s. piani ordinari,
la metallizzazione viene effettuata sulla faccia posteriore della lastra,
mediante argento o rame con una certa percentuale di stagno. Negli
s. per
applicazioni scientifiche, invece, la metallizzazione viene effettuata sulla
faccia anteriore della lastra, per evitare inconvenienti dovuti a fenomeni di
doppia riflessione, mediante alluminio o platino; in casi particolari vengono
utilizzati anche l'oro, altamente riflettente nel rosso e infrarosso, e il
germanio, altamente riflettente nel visibile e trasparente all'infrarosso. Nel
caso di
s. curvi, trovano impiego anche gli
s. metallici, nei
quali la lastra di vetro è sostituita da una superficie metallica
lucidata oppure alluminata, argentata, cromata. Le leggi che regolano la
formazione delle immagini attraverso uno
s. sono quelle della riflessione
regolare in ottica geometrica: l'angolo di riflessione
r è uguale
all'angolo di incidenza
i; il raggio incidente, il raggio riflesso e la
normale
n nel punto di incidenza, giacciono nel medesimo piano. In base a
queste leggi e alla tipologia dello
s. si ricavano le caratteristiche
dell'immagine da esso riflessa. ║
S. piano:
s.
caratterizzato da una superficie riflettente piana. Le immagini da esso
riflesse sono sempre virtuali, diritte e ribaltate, di uguale grandezza e prive
di aberrazioni; l'osservatore ha quindi l'impressione di vedere gli oggetti
riflessi dietro lo
s. ║
S. sferico concavo:
s. la cui
superficie riflettente è la parte concava di una calotta sferica. Detto
O il vertice della calotta e
C il centro della sfera, la retta
congiungente
C con
O prende il nome di
asse principale
dello
s.; la teoria della formazione delle immagini è piuttosto
semplice, se si considerano solo raggi parassiali, cioè poco inclinati
rispetto all'asse principale (
approssimazione di Gauss). Entro questi
limiti, i raggi di un fascio incidente convergono, dopo la riflessione, in un
unico punto, detto
fuoco; l'immagine del generico punto
A,
pertanto, è data dall'intersezione tra il raggio passante per
A,
parallelo all'asse principale, che si riflette passando per il fuoco, e il
raggio passante per
A e per il centro
C, che si riflette su se
stesso; l'immagine di un oggetto che sia posto a distanza infinita dallo
s. è quindi reale, capovolta, rimpicciolita e giace nel piano
ortogonale all'asse principale, passante per il fuoco (
piano focale).
Immaginando di avvicinare l'oggetto al centro della calotta, l'immagine aumenta
di dimensioni, mantenendosi sempre rimpicciolita; quando l'oggetto è nel
piano centrale, l'immagine, sempre reale, ha le sue stesse dimensioni, che vanno
aumentando man mano che l'oggetto si avvicina al fuoco, dove l'immagine si forma
all'infinito; infine, quando l'oggetto si trova tra il piano focale e la
superficie riflettente, l'immagine diventa virtuale, diritta, ingrandita, e si
forma dietro lo
s. Tali risultati possono essere ottenuti anche per via
analitica, mediante la
formula per s. sferici di piccola apertura:
1/
p + 1/
p' = 1/
f, dove
p,
p',
f, sono,
rispettivamente, la distanza dei punti oggetto e dei punti immagine dal piano
principale, e la distanza focale (distanza tra il fuoco e il vertice dello
s.). ║
S. sferico convesso:
s. la cui superficie
riflettente è la parte convessa di una calotta sferica. Valgono le stesse
definizioni date per gli
s. sferici concavi, tenendo però presente
che in questo caso il fuoco è virtuale; in particolare, entro i limiti
dell'approssimazione di Gauss vale la stessa formula per la formazione delle
immagini. Le immagini fornite da uno
s. convesso sono sempre virtuali,
diritte e rimpicciolite, ingrandendosi man mano che l'oggetto si muove
dall'infinito verso lo
s., fino a raggiungere le stesse dimensioni
dell'oggetto reale nel piano principale. ║
S. paraboloidico:
s. la cui superficie riflettente è la parte concava di un
paraboloide di rotazione. Come per gli
s. sferici, è possibile
ricondurre il problema della formazione delle immagini a un problema piano,
grazie alla simmetria rispetto all'asse di rotazione; caratteristica
fondamentale degli
s. paraboloidici è che tutti i raggi di un
fascio parallelo all'asse dello
s., che coincide con l'asse di rotazione,
convergono in un unico punto, detto
fuoco, qualunque sia l'apertura del
fascio. Grazie a tale proprietà, questa categoria di
s. trova
largo impiego in sistemi ortoscopici di grande apertura, come nei telescopi o
nei proiettori luminosi. ║
S. ellissoidico:
s. nel quale la
superficie riflettente è la parte concava di un ellissoide di rotazione.
Come nel caso degli
s. sferici e paraboloidici, la simmetria rispetto
all'asse di rotazione consente di ridurre il problema della formazione delle
immagini a un problema piano; in particolare, a ogni raggio incidente passante
per uno dei due fuochi corrisponde un raggio riflesso passante per l'altro
fuoco, qualunque sia l'inclinazione del raggio sull'asse principale. ║
S. per onde elettromagnetiche: superficie che provoca la riflessione
delle onde elettromagnetiche incidenti su di essa. A differenza degli
s.
ordinari, tale superficie può essere anche discontinua, a patto che le
dimensioni delle discontinuità siano trascurabili rispetto alla lunghezza
d'onda caratteristica delle onde incidenti. ║
S. sonoro: superficie
riflettente onde sonore secondo le leggi della riflessione regolare. I fenomeni
che si riscontrano nella riflessione del suono sono perfettamente analoghi a
quelli della riflessione della luce.