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Spàlato.

Città (175.140 ab.) della Croazia; è situata su un promontorio che si affaccia sull'Adriatico, presso un'insenatura dotata di un buon porto. Econ. - La buona posizione geografica ha favorito lo sviluppo portuale e commerciale della zona. La città è sede di industrie alimentari, chimiche, elettrotecniche. Turismo. St. - La fondazione di S. risale al 615 quando, in seguito all'invasione della Dalmazia da parte degli Avaro-Slavi, le milizie salonitiane si rifugiarono nel palazzo di Diocleziano e ivi resistettero fino al termine delle ostilità (639). La città fu parte dell'Impero bizantino, dipendendo politicamente dall'Esarcato di Ravenna fino al 751 e poi dallo stratego del tema di Dalmazia. Nell'anno 1000 passò a Venezia, sotto la cui sovranità rimase fino al 1797 pur con lunghi periodi di dominazione ungherese. In seguito al Trattato di Campoformio (1797), S. divenne dominio austriaco e tale restò finché fu annessa al Regno italico (1806) prima e alle Province illiriche poi (1809). Dal 1814 al 1918 tornò di nuovo sotto l'Austria. Fu ceduta alla Jugoslavia con il Patto di Rapallo (1920). Nel corso della seconda guerra mondiale S. fu occupata dalle truppe italiane (1941) e costituì una delle tre province della Dalmazia italiana. Nel 1943 venne occupata dalle truppe tedesche e nel 1944 restituita alla Jugoslavia, nell'ambito della Repubblica croata, di cui ha seguito le sorti. Arte - Il nucleo più antico della città, la città vecchia, è racchiuso entro le mura del palazzo di Diocleziano (III sec.), residenza ufficiale dell'imperatore dall'abdicazione (305) fino alla morte (316). Il palazzo è un quadrilatero (180 m x 213 m), circondato su tre lati da mura e con un lato aperto sul mare. Agli spigoli si innalzano quattro torri quadrate (è andata perduta quella di Sud-Ovest), mentre a metà di ciascuno dei quattro lati si apre una porta: l'aurea a Nord, la bronzea a Est, l'argentea a Sud, la ferrea a Ovest. L'interno è suddiviso in quattro settori; quelli settentrionali erano destinati alla servitù e ai magazzini e quelli meridionali alla residenza imperiale, al tempio di Giove e al mausoleo di Diocleziano. Del complesso si sono conservate le mura, le quattro porte e quattro delle sedici torri. Il tempio di Giove fu convertito in battistero nel VII sec. Il mausoleo, ottagonale e periptero all'esterno e circolare all'interno, fu adibito al culto nel VII sec.; nell'interno si trovano pregevoli opere, tra cui un pulpito e un coro ligneo di età romanica; l'arca di San Doimo di Bonino da Milano (1427; ricostruita nel 1958) e quella di Sant'Anastasio di Giorgi Orsini (1450); una porta lignea intagliata con scene evangeliche di Andrea Buvina (1214); un prezioso evangelario miniato del VII sec. Tra gli altri monumenti spiccano: le chiese di San Domenico (XIII sec.), San Martino (IX sec.) e della Madonna del Campanile (XII sec.), nonché palazzi gotici (Agubio, Papalič, Karepič) e barocchi (Cindro). La città vanta anche importanti musei.