Costa marina formata da materiali come sabbie e
ghiaie, in parte emersa e in parte sommersa, pianeggiante o in leggero pendio
verso il mare. ║ Nell'accezione comune, tratto di costa pianeggiante,
ricoperto di sabbia o ghiaia fine, frequentata dai bagnanti in estate:
la s.
di Rimini. ║
Tipo da s.: in tono scherzoso, persona eccentrica
o frivola. ║ Fig. -
Ultima s.: estrema possibilità di
risolvere una situazione. La locuzione deriva dal titolo italiano (
L'ultima
spiaggia) del romanzo di N. Shute (1957), da cui fu tratto l'omonimo film
(1959). ║ Fig. -
Costruire sulla s.: fare qualcosa che è
destinato a non durare.
• Geomorf. - La
s. rappresenta la
parte superficiale di un corpo sedimentario sabbioso e ghiaioso la cui
morfologia e geometria dipendono dai diversi fattori, come onde, maree e
tempeste, l'apporto dei sedimenti fornito dai fiumi o da altri agenti di
trasporto o dall'erosione marina prodotta su altri tratti di costa, la
consistenza più o meno fine dei sedimenti stessi. In una
s. si
possono distinguere tre aree che si susseguono da terra verso mare: la
s.
emersa o
retrospiaggia, delimitata verso mare dalla battigia e verso
terra dalle prime dune dove possono arrivare solo le onde di tempesta e le maree
di massima ampiezza; la
s.
intercotidale, compresa tra i livelli
medi di alta e bassa marea e, come tale, soggetta a periodiche fasi di emersione
e sommersione; la
s. sottomarina o
esterna o
sommersa, che
si estende tra il livello medio di bassa marea e il livello di base del moto
ondoso (pari a circa la metà della lunghezza d'onda), per cui è
perennemente sommersa; è caratterizzata da increspature del fondo. Le
onde e il loro moto agiscono nel trasporto, nell'erosione e nello smistamento
dei sedimenti; esse determinano perciò in larga misura lo sviluppo e i
cambiamenti delle
s. Nel corso di un anno una
s. passa da una fase
di accrezione a una di erosione. Durante l'estate, infatti, il trasporto dei
sedimenti è perpendicolare alla
s.: le onde, relativamente lunghe
e poco ampie, trasportano le sabbie prevalentemente verso terra; viceversa
d'inverno, il trasporto avviene parallelamente alla
s.: le onde, dotate
di maggiore forza, erodono le
s. e allontanano i materiali verso mare. Il
trasporto parallelo alla costa, che coinvolge grossi quantitativi di materiali,
è prodotto dalle onde che arrivano obliquamente a riva, mentre la
risacca, controllata dalla gravità, fa scendere i materiali lungo
l'immersione del pendio. In base alla dinamica delle onde, la
s. viene
divisa in tre zone:
zona dei frangenti,
quella più al
largo, dove le onde disperdono gran parte della loro energia;
zona di
traslazione, dove le onde, modificate dopo la frangenza, si muovono ancora
verso terra;
zona di battigia, dove l'onda, collassando nuovamente, forma
una sottile lama d'acqua (flutto montante) che risale il pendio e ritorna
indietro come risacca. Tra i diversi tipi di
s. si distinguono: il
lido, formato da uno sbarramento sabbioso che chiude una laguna o una
palude costiera (generalmente i lidi sono formati dal materiale detritico
portato dai fiumi che viene accumulato dal mare lungo la costa); il
tombolo,
un cordone litorale che unisce un'isola alla terraferma;
la
s. a dune, quando il vento con direzione costante provoca corrugamenti
sabbiosi non costanti in quanto prodotti dai moti turbinosi del vento.
• Geol. -
S. mobili: zona di terreno ricoperta da sabbie
impregnate d'acqua che cedono facilmente sotto un peso. Chi vi sprofonda, riesce
con difficoltà a liberarsi dalla loro morsa.
Una spiaggia di Bali (Indonesia)