Complesso dei principi filosofici e della dottrina
di B. Spinoza, considerato secondo i punti caratteristici e fondamentali che
hanno potuto diventare oggetto di discussione nella storia della filosofia ed
essere mutuati da autori posteriori. ║ Le più tipiche,
riconoscibili e dibattute dottrine spinoziane sono: l'unicità della
sostanza; la sua identificazione con Dio e la natura; la sua declinazione in due
attributi conoscibili (estensione e pensiero); l'affermazione della coincidenza
tra Dio e mondo, in base alla quale da alcuni Spinoza fu considerato un ateo e
da altri come fautore di un radicale panteismo e immanentismo della
divinità; la negazione della libertà, tanto umana quanto divina,
in forza di una concezione deterministica e necessaristica della sostanza e dei
suoi processi di modificazione ed emanazione; difesa della libertà di
pensiero e di religione sulla base di una visione politica che interpreta in
senso contrattuale l'ordine statale. ║ L'interesse per lo
S.,
ignorato dai suoi contemporanei, nacque in Germania solo a metà del
Settecento, ad opera di F.H. Jacobi, che peraltro intendeva denunciarne il
Panteismo razionalista. Al contrario J.W. Goethe sottolineò il valore
positivo di questa filosofia, che venne integralmente recuperata pochi decenni
dopo dai vari filosofi idealisti (J.G. Fichte, F.W.J. Schelling, G.W.F. Hegel)
che di
S. apprezzarono in particolare la centralità del concetto
di assoluto, come preliminare a ogni filosofare. La concezione panteistica di
Spinoza influenzò comunque tutta la filosofia romantica.