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Sperone.

(o sprone). Strumento di metallo che, applicato agli stivali del cavaliere in corrispondenza dei talloni, serve a incitare la cavalcatura stimolandola ai fianchi. È formato dal collare, che giunge, attraverso i suoi due prolungamenti detti braccia o branche, a serrare il calcagno; dalla forchetta, o asta, sporgenza posteriore del collare alla quale è fissata, mediante un perno, la rosetta (o rotella), disco a sei o più punte le cui origini risalgono al XIV sec., usato per pungere i fianchi del cavallo. Lo s. può essere applicato allo stivale con viti, oppure allacciato con stringhe e sottopiedi di cuoio, mentre anticamente lo s., fatto a forma di freccia, sporgeva direttamente dalla calzatura del cavaliere. ║ S. alla scudiera: tipo diffuso di s., con asta molto corta la cui estremità è fatta in modo da proteggere dall'usura le punte della rosetta. ║ Per estens. - Elemento avente forma analoga allo s. da cavaliere. Bot. - Prolungamento, di solito conico o cilindrico e per lo più nettarifero, di una parte del fiore. Zool. - Ispessimento corneo posteriore situato in corrispondenza del metatarso del maschio di alcuni uccelli, soprattutto galliformi. ║ Nei canidi, residuo atrofico del quinto dito. ║ In alcune specie di artiodattili e perissodattili, escrescenza cornea presente nella parte posteriore del nodello. ║ Aculeo corneo velenifero del tarso dell'ornitorinco. ║ Struttura presente, con forma e funzione diverse, sulle zampe dell'ape domestica. Med. - Escrescenza dell'osso verso l'esterno, che si manifesta in genere nel calcagno; può provocare fenomeni dolorosi risolvibili chirurgicamente. Mar. - Particolare conformazione del dritto di prua, utilizzata a lungo nelle navi militari (dalle navi cretesi a quelle dell'Ottocento) per sfondare, con l'urto, la parte subacquea dello scafo nemico. Nelle navi moderne, elemento a bulbo presente nelle carene per ridurne la resistenza al moto e utile ad attenuare il beccheggio in caso di mare mosso. ║ S. dello scafo: negli idrovolanti, sporgenza a poppa del fondo dello scafo, destinata a migliorare la frenatura all'ammaramento. Geogr. fis. - Sporgenza rocciosa di una cima o cresta montuosa, oppure sporgenza sottomarina simile, nella forma, al promontorio. Costr. - Negli edifici civili, tipo di contrafforte dalla fisionomia architettonica non ben definita, che serve a contenere le spinte cui sono sottoposte le murature. St. - Giornata degli s.: nome di due battaglie. ║ La prima, vinta dai Fiamminghi contro i Francesi a Courtrai (1302), è così detta perché i vincitori appesero nella chiesa di Courtrai 500 paia di s. tolti ai cavalieri francesi uccisi. ║ La seconda, avvenuta a Enguinegatte il 16-8-1513, vide i Francesi correre in aiuto della città di Thérouanne, assediata da imperiali e Inglesi. Il confuso arretramento dell'avanguardia francese provocò lo scompiglio tra la cavalleria, che si diede alla fuga. Fu detta giornata degli s. perché essi furono le sole armi usate in quell'occasione dalla cavalleria francese. ║ Ordine dello S. d'oro o della Milizia Aurata: ordine cavalleresco pontificio. Già esistente al tempo di papa Paolo III (1539), fu riformato da ultimo da Pio X (1905) e riservato a un massimo di 100 cavalieri di rango molto elevato, anche se non necessariamente nobili. Prende il nome dall'insegna dell'ordine, una croce d'oro a otto punte da cui pende un piccolo s. d'oro.