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Spermatogènesi.

Biol. - Processo di maturazione delle cellule germinali maschili che, attraverso diverse fasi di differenziazione delle cellule sessuali, porta alla formazione degli spermatozoi maturi. Nell'uomo la s. inizia con la pubertà e procede con continuità per tutta la vita. Ha luogo nel testicolo a livello della parete epiteliale di particolari dotti, estremamente lunghi e raggomitolati, chiamati tubuli seminiferi. La s. ha inizio da cellule germinali primordiali diploidi dette gonociti primari, che migrano nei testicoli durante i primi stadi dello sviluppo embrionale e che, con la pubertà, cominciano a dividersi ripetutamente per mitosi dando luogo a due tipi di cellule: gli spermatogoni di tipo A, che mantengono costante la popolazione di cellule primitive, e gli spermatogoni di tipo B che invece, attraverso un processo di maturazione e di accrescimento (auxocitosi), si differenziano negli spermatociti di I ordine o auxociti. Questi ultimi vanno incontro a una divisione meiotica, costituita da una fase riduzionale durante la quale il patrimonio cromosomico viene dimezzato (da 46 cromosomi si formano due spermatociti di II ordine aploidi, ciascuno di 23 cromosomi) e da una successiva fase equazionale rappresentata da una semplice divisione mitotica che conduce alla formazione di quattro spermatidi, anch'essi aploidi. Mediante un processo che comporta profonde modificazioni strutturali e morfologiche (spermioistogenesi), gli spermatidi si differenziano, infine, in spermatozoi che sono in grado di muoversi e, concluso il processo di maturazione, fecondare l'uovo. Nell'uomo sono necessari circa 24 giorni affinché uno spermatocita completi la meiosi divenendo uno spermatidio e altre cinque settimane affinché quest'ultimo si sviluppi in uno spermatozoo. Una caratteristica della s. consiste nel fatto che le cellule germinali maschili in via di sviluppo non completano la divisione citoplasmatica (citocinesi) durante la mitosi e la meiosi, per cui le cellule figlie discendenti da uno stesso spermatogonio in corso di maturazione si differenziano rimanendo tutte connesse da ponti citoplasmatici che permangono fino a quando gli spermatozoi si liberano individualmente. La funzione di tali ponti sembra essere quella di permettere a tutte le cellule seminali aploidi (spermatociti secondari, spermatidi, spermatozoi) di usufruire dei prodotti genici di entrambi i genomi parentali, al fine di risparmiare la morte alle cellule aploidi che ricevono copie difettose di alcuni geni (corrispondenti a mutazioni letali recessive) e in modo da consentire agli spermatozoi, portatori dell'eterocromosoma Y, di usufruire di quei geni essenziali per la sopravvivenza e la maturazione, presenti solo sull'eterocromosoma X. A differenza dell'ovogenesi, la s. produce un numero molto alto di gameti maturi e non comporta processi di sintesi e di accumulo del materiale di riserva, per cui le diverse fasi meiotiche si succedono senza pause intermedie.