Film statunitense del 1960, diretto da S. Kubrick.
Interpreti principali: K. Douglas, J. Simmons, L. Olivier, T. Curtis, Ch.
Laughton, P. Ustinov, W. Strode. Spartaco (Douglas), gladiatore trace portato a
Roma da Lentulo Batiato (Ustinov), si pone a capo della rivolta di 60.000
schiavi contro Roma. Dopo un'iniziale vittoria, il gruppo viene sconfitto e
Spartaco ucciso sulla croce. Prima di morire ha però il tempo di vedere
la moglie (Simmons) e il figlio che, nato libero, rappresenta la speranza per il
futuro. Questa in breve la trama di un film che intreccia sulla vicenda
principale altre che hanno come protagonisti una decina di personaggi laterali
equamente rappresentanti la Roma senatoria e la massa degli schiavi. La genesi
della pellicola è particolare. Douglas, protagonista ma anche produttore
del film, chiamò Kubrick dopo la rottura del contratto con il regista
originalmente designato, Anthony Mann. L'impianto del film era già stato
studiato a fondo, il cast già scelto (Douglas aveva insistito
affinché ad attori inglesi, dalla dizione raffinata e precisa, venissero
affidati i ruoli degli aristocratici romani, destinando agli americani quelli
dei gladiatori e degli schiavi), alcune scene già girate. Kubrick
accettò il compito affidatogli, cercando in qualche modo di modificarne
lo stile rappresentativo in nome di una maggior fedeltà storica, ma i
risultati restarono inferiori alle aspettative.
S. collezionò
comunque alcuni Oscar: all'attore non protagonista (Ustinov), alla fotografia
(R. Metty), alla direzione artistica (A. Golitzen, E. Orbom, R.A. Gausman, J.
Heron) e ai costumi (B. Thomas, Valles). Nel 1991 uscì una versione
restaurata, più lunga di 13 minuti, durante i quali la voce di Olivier,
non presente sulla traccia sonora originale, venne doppiata dall'inglese A.
Hopkins.