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Sorbitolo.

Chim. - Alcool esavalente di formula bruta CH2OH(CHOH)4CH2OH, diffuso in tutto il regno vegetale e in particolare in frutti di sorbo selvatico, ciliegie, pere, mele, prugne, nespole; è sinonimo di glucitolo. Si ottiene industrialmente per idrogenazione catalitica o per riduzione elettrochimica del glucosio, del saccarosio e del maltosio. Nei mammiferi si forma ad opera di un enzima per riduzione del D-glucosio; questa reazione si verifica in maniera apprezzabile solo nelle vescichette seminali. Ha un potere calorico identico a quello del saccarosio ma un potere edulcorante molto inferiore. Il s. viene impiegato come dolcificante sostitutivo del saccarosio nei prodotti alimentari destinati alle persone affette da diabete mellito insulino-dipendente (è invece sconsigliato ai pazienti affetti da diabete mellito insulino-indipendente, perché l'iperglicemia indotta dal diabete provoca un aumento della sintesi e del successivo accumulo di s. nelle cellule, che può dare luogo a lesioni tessutali in svariati distretti corporei). È utilizzato come diluente di coloranti e aromi (E420) e, non essendo soggetto a fermentazione, viene inserito al posto del saccarosio negli sciroppi dietetici e in quelli a scopo farmaceutico. Nell'industria chimica è usato nella produzione di resine sintetiche, come condizionatore dell'umidità in svariati prodotti quali dentifrici, cosmetici, ecc., come emulsionante e plastificante (sotto forma di esteri).