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Somma.

Il risultato di un'addizione di più addendi; anche l'operazione stessa. ║ Una determinata quantità di denaro: depositare una s. in banca. ║ Per estens. - Quantità o entità complessiva: la s. degli affari. ║ Fig. - Tirare le s.: procedere a un'analisi conclusiva. ║ Fig. - L'elemento di maggiore importanza e rilievo; conclusione, sostanza: la s. del discorso. ║ Fig. - La s. delle s.: la conclusione ultima, la realtà vera. • Farm. - Caso di sinergismo in cui all'associazione di due farmaci corrisponde un'azione che sembra essere pari o inferiore alla s. algebrica delle due dosi. ║ Nel linguaggio scolastico dei secc. XII-XIII, raccolta delle più importanti sentenze di una qualche disciplina o, anche, trattazione sintetica di qualche ramo dello scibile. • Mat. - S. aritmetica: V. ADDIZIONE. S. algebrica: s. in cui gli addendi sono numeri relativi o quantità algebriche. ║ S. diretta: di spazi vettoriali V1, ..., Vk, lo spazio vettoriale V i cui elementi possono essere rappresentati in modo unico nella forma v = v1 + ...+ vk, al variare di v1 in V1, ..., vk in Vk. Se gli spazi V1, ..., Vk hanno dimensione finita, la dimensione dello spazio V è pari alla s. delle dimensioni dei singoli spazi componenti. ║ S. di ideali: in algebra, dati due ideali B e C di un anello A, si chiama s. di B, C l'ideale costituito dagli elementi del tipo b + c, al variare di b in B e di c in C. ║ S. inferiori o s. integrali per difetto: data una funzione reale limitata f(x) definita sull'intervallo [a, b], e considerata una partizione dell'intervallo mediante i punti x0 = a < x1 <...<xn = b, si chiama s. integrale per difetto della f(x) la quantità σ = m1Δx1 + ... + mnΔxn, dove Δx1, ..., Δxn sono le ampiezze degli intervallini della partizione e m1, ..., mn indicano gli estremi inferiori della funzione f(x) in tali intervallini. Analogamente, si definisce s. superiore o s. integrale per eccesso la medesima quantità nella quale gli estremi inferiori mi vengono sostituiti dagli estremi superiori Mi della funzione negli intervallini della partizione. Se, al variare delle partizioni in modo che l'ampiezza degli intervallini sia decrescente, le s. inferiori e superiori convergono a un medesimo valore finito, la funzione f(x) si dice integrabile secondo Riemann sull'intervallo [a, b], e il valore limite viene detto integrale della funzione. • Teol. - V. SUMMA.