Bioch. - Ormone peptidico dotato di azione
inibente sulla secrezione di svariate sostanze ormonali e ormono-simili. Le
s. sono sintetizzate in alcuni distretti del sistema nervoso centrale e
periferico, ma vengono prodotte anche perifericamente da cellule secretorie
specifiche della mucosa gastrointestinale (soprattutto del colon), sulla quale
agiscono da ormoni o da fattori regolatori, dal pancreas e, in misura minore,
dalle ghiandole salivari, dalle cellule dell'apparato urinario e dalla placenta.
Oltre che nell'uomo, le
s. sono presenti in quasi tutte le cellule di
moltissimi vertebrati, nei quali la loro funzione dipende dalla localizzazione
anatomica. Le
s. comprendono la
s. 28, costituita da 28
amminoacidi, e la
s. 14, composta da 14 amminoacidi. ║ Nell'uomo, a
livello del sistema nervoso centrale e periferico, le
s. inibiscono la
secrezione della somatotropina e della tireotropina, rappresentando un
fondamentale fattore di regolazione dell'asse ipotalamo-ipofisi. Inoltre
inibiscono le secrezioni pancreatica, intestinale e salivare, hanno un effetto
inibitorio sulla motilità e sull'assorbimento intestinale, sul flusso
ematico del circolo splancnico e quello gastrointestinale, sul flusso biliare e
sul trasporto d'acqua stimolato da vasopressina. Come molti altri neuropeptidi,
le
s. influenzano le risposte immunologiche, inibiscono parzialmente
in vitro la secrezione di prolattina, corticotropina e aldosterone.
║ Con procedimenti di ingegneria genetica su ceppi batterici di
Escherichia coli è stato possibile ottenere quantità
significative di
s. e dei suoi derivati i quali, avendo un'emivita
più lunga di quella dell'ormone naturale, vengono utilizzati con successo
nel trattamento farmacologico di alcune malattie quali l'acromegalia e di alcuni
tumori neuroendocrini del tratto gastroenterico, soprattutto di quelli
secernenti somatotropina. La
s. è un componente fondamentale nella
terapia antitumorale messa a punto, negli anni Ottanta del XX sec.,
dall'oncologo italiano Luigi Di Bella in alternativa alle terapie antitumorali
tradizionali (chemioterapia e radioterapia). • Patol. - Le
s.
vengono prodotte in quantità significative dai tumori del tratto
gastroenterico, da quelli pancreatici, nonché dai carcinomi midollari
della tiroide.