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Solothurn.

Città (15.489 ab.) della Svizzera, capitale del cantone omonimo; è situata ai piedi del Giura ed è suddivisa in due parti dal corso dell'Aar: sul lato sinistro del fiume si trova la parte antica della città, con i più importanti edifici pubblici; sul lato destro si estende la parte moderna. • Econ. - Trafficato nodo ferroviario, S. è un vivace centro industriale: è sede di industrie tessili, di meccanica di precisione (orologi), della carta. Turismo. • St. - S. è una delle più antiche città della Svizzera. Fondata dai Romani con il nome di castrum Solodurum, fu colonia e rocca insieme. In epoca medioevale entrò a far parte del Regno dei Burgundi e poi dei Franchi; nel 1033 venne integrata nell'Impero e si trasformò in un fiorente centro commerciale. Alleatasi con Berna, riuscì a conservare la propria indipendenza contrastando efficacemente le mire espansionistiche dei duchi d'Austria (1318) e del conte di Kyburg (1382). Nel 1481 fu ammessa nella Confederazione svizzera. La vecchia Costituzione aristocratica (abolita nel 1798, ma ripristinata nel 1814) venne sostituita nel 1830 da una Costituzione più liberale. In occasione della guerra del Sonderbund, S. prese posizione contro quest'ultimo. • Arte - Tra i principali monumenti della città si ricordano la cattedrale di Sant'Orso (XVIII sec.), ispirata al Barocco italiano; la chiesa dei Gesuiti (secc. XVII-XVIII); la torre dell'orologio (XIII sec.); le fontane di San Giorgio (1549) e della Giustizia; il municipio (1476), ingrandito nel XVII sec. e restaurato nel XIX sec. All'interno del Museo civico sono conservate pregevoli raccolte di quadri antichi e moderni, mentre l'Arsenale (XVII sec.) ospita una ricca collezione di armi svizzere. ║ Cantone di S. (791 kmq; 245.500 ab.): situato nelle regioni settentrionali del Paese, si estende sul Giura, nella vallata dell'Aar e sulle colline circostanti. La popolazione prevalente è quella di lingua tedesca e di religione cattolica. Tra le principali risorse economiche del cantone si ricordano: i pascoli, i boschi, l'agricoltura (viti, frutta) e l'industria (degli orologi, meccaniche, della carta e della filatura della lana).