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Solforoso.

Chim. - Di composto contenente zolfo tetravalente, ovvero l'acido s., di formula H2SO3, e l'anidride s. o biossido di zolfo, di formula SO2. ║ Acido s.: prodotto dell'idratazione del biossido di zolfo; non si conosce allo stato libero ma esiste solo in soluzione. Le soluzioni di anidride s. contenenti quindi l'acido corrispondente, sono buone conduttrici di corrente elettrica; vengono impiegate nell'estrazione della cellulosa, nella sbiancatura delle fibre tessili e come agenti riducenti. L'acido s. dà origine a due gruppi di sali: neutri, detti solfiti (V.), e acidi, chiamati idrogenosolfiti o bisolfiti. ║ Anidride s.: nome tradizionale del biossido di zolfo. Gas di odore irritante e soffocante, si trova in natura nelle emanazioni vulcaniche o disciolto nelle acque di alcune sorgenti termali. In presenza di acqua e di agenti ossidanti viene trasformata in acido solforico. Allo stato secco e in presenza di catalizzatori viene ossidata ad anidride solforica dall'ossigeno dell'aria. È un riducente piuttosto energico, ma in qualche caso si comporta da ossidante (per esempio con l'idrogeno solforato). Può esistere anche allo stato liquido. In laboratorio si prepara facendo reagire acido solforico con solfito di calcio misto a gesso, o trattando a caldo trucioli di rame con acido solforico concentrato. Nell'industria si ottiene per combustione di zolfo o bruciando solfuri come le piriti. Oltre che nella preparazione di acido solforico e nell'estrazione della cellulosa, l'anidride s. viene utilizzata come sbiancante delle fibre tessili, come conservante alimentare, come agente battericida e disinfettante e, allo stato liquido, come fluido refrigerante.