(dal latino
somnium, der. di
somnus:
sonno). L'attività psichica che ha luogo nello stato di sonno
.
║ Fig. -
Neanche per s.: neanche per idea, nel modo
più assoluto. ║ Contenuto di un dato
s., sequenza di
immagini più o meno coerenti che si presentano durante il sonno:
ho
fatto un s. spaventoso. ║
Interpretare un s.: porlo in
relazione con i fatti della vita reale, presente, passata o futura. ║
Libro dei s.: manuale che traduce le immagini dei
s. in numeri;
viene per lo più usato per il gioco del lotto. ║ Fig. -
Sembrare
un s.: detto di cosa talmente straordinaria e insolita, o per contro
così spiacevole, da parere incredibile. ║ Fig. - Immaginazione,
fantasia, cosa lontana dalla realtà:
la tua speranza è un
s. ║ Fig. - Ideale non realizzato o non realizzabile, in genere
storicamente determinato:
il s. americano. ║ Fig. - Stato idillico
di vita beata, periodo di felicità:
quella settimana in montagna
è stata un s. ║ Fig. - Avvenimento svanito, dileguato fin nelle
ultime tracce:
la grandezza di Roma è ora un s. ║ Fig. -
Persona o cosa molto bella:
quella casa è un s. ║ Fig. -
Detto in relazione a qualcosa di vano:
la ricchezza è un s.
• Psicol. - Fenomeno psichico, a carattere involontario e privo di uno
scopo specifico, che si svolge durante il sonno (generalmente nelle fasi di
sonno REM) e si esplica mediante immagini visive. Tradizionalmente il
s.
è stato considerato rivelatore di superiori verità nascoste, e si
è pertanto cercato di trarre da esso indicazioni e presagi. Già
nell'antichità, tuttavia, alcuni filosofi (tra gli altri, Platone e
Aristotele) affermarono il carattere naturale del
s. Più
recentemente, numerosi studiosi interpretarono il
s. come effetto di
stimoli organici, o di stimolazioni psichiche, o individuarono nel
s.
varie possibilità creative. Si ritiene che gli studi moderni sul
s. abbiano avuto inizio con S. Freud, in particolare con il suo scritto
L'interpretazione dei sogni (1900). Egli concepì il
s. come
l'appagamento, mascherato dalla censura, di un desiderio che è stato
rimosso perché incompatibile o con le istanze psichiche esterne o con la
rappresentazione mentale della realtà esterna e che, anziché
disturbare il sonno, trova nel
s. una soddisfazione. Il desiderio rimosso
ha origine inconscia e, pur risalendo a epoche remote della vita del soggetto,
è risvegliato da esperienze recenti di veglia (
residui diurni). Il
contenuto del desiderio, tuttavia, è difficilmente riconoscibile nel
s., poiché giunge alla coscienza in forma distorta o parziale in
seguito a un processo deformativo, a opera di istanze censuranti, detto
lavoro onirico. I meccanismi che presiedono a tale processo sono lo
spostamento, il simbolismo, l'elaborazione secondaria, la sostituzione, la
trasformazione nel contrario, la condensazione, la drammatizzazione.
Interpretare un
s., secondo Freud, consiste nell'individuare il desiderio
inconscio che ne è all'origine mediante le associazioni mentali del
sognatore, in modo tale da risalire dal
s. manifesto (ossia quello
che al risveglio viene ricordato) al
s. latente (ossia la
rappresentazione della pulsione inconscia). Strettamente connesso al processo di
formazione del
s. è il processo di formazione del simbolo, laddove
i
simboli onirici non sono soltanto quelli privati del soggetto, ma anche
simboli universali, inerenti come tali a un determinato complesso culturale.
Freud enumerò fra i simboli suddetti poche cose, da lui ritenute
fondamentali per la vita di ogni individuo: il corpo, la nudità, gli
organi e le attività sessuali, i figli, il padre e la madre, i bambini, i
fratelli e le sorelle, la nascita, la morte. A essere mascherato non è
soltanto il desiderio inconscio che trova nel
s. una soddisfazione, ma
anche il
s. stesso nel suo insieme: su di esso interviene, infatti,
l'
elaborazione secondaria, ossia un'attività psichica in grado di
conferire coerenza e logicità al contenuto manifesto del
s., al
fine di proteggere meglio ciò che il soggetto vuole rimanga confinato nel
dominio dell'inconscio. I meccanismi che presiedono all'attività di
costruzione del
s. sono i medesimi che agiscono nelle nevrosi e nelle
psicosi, con la differenza che nel
s. il desiderio viene appagato (anche
se solo
allucinatoriamente) senza danno per il soggetto. Freud
attribuì grande importanza al
s. dal punto di vista
psicoterapeutico
.