Patriarca di Gerusalemme e scrittore
ecclesiastico. Divenuto monaco nel convento teodosiano di Gerusalemme, si
spostò in Egitto e a Roma a fianco di Giovanni Mosco, alla cui morte
tornò in Palestina. Nel 634 venne eletto patriarca di Gerusalemme e nel
637 fu il negoziatore della resa della città assediata al califfo
‘Omar, dal quale ottenne la libertà civile e religiosa dei
cristiani dietro pagamento di un tributo. Fu deciso oppositore del monotelismo e
scrisse opere di carattere agiografico (redasse, tra le altre, una
Vita dei
SS. Ciro e Giovanni e completò la
Vita di S. Giovanni il
Misericordioso di G. Mosco), insieme a una serie di omelie e di poesie di
carattere religioso. Importante è anche l'ampia enciclica che
inviò nel 634 a Onorio I e ai patriarchi orientali per ribadire la sua
presa di posizione contro il monenergismo e il monotelismo sulla base di quanto
deciso durante il Concilio di Calcedonia (Damasco 560 circa - Gerusalemme
638).