Profeta ebreo. Visse nel Regno di Giuda, sotto
Giosia (640-609 a.C.). Si batté a favore del culto di Yahvé contro
quelli di tutti gli altri dei allora venerati a Gerusalemme e inveì
contro la corte e la corruzione dilagante nella società, minacciando la
certezza di un castigo ineluttabile incombente su Gerusalemme.
S.
è ricordato soprattutto per la profezia del “giorno di
Yahvé”, nel quale Dio avrebbe premiato i meritevoli e punito i
giudei peccatori (VII sec. a.C.). ║
Apocalisse di S.: apocrifo
dell'Antico Testamento, di cui si sono conservati un breve frammento greco e due
altri frammenti, più estesi e in copto. Il testo narra il viaggio celeste
che il protagonista compie nel Paradiso e nell'Ade, venendo così messo al
corrente della sorte che spetta ai giusti e ai peccatori. Fra i temi discussi,
oltre a quello del giudizio, vi sono la funzione della preghiera d'intercessione
e la possibilità del pentimento.