(dal greco
sóphisma, der. di
sophízesthai: fare ragionamenti cavillosi). Ragionamento
apparentemente logico, ma in realtà falso e capzioso. • Filos. -
Ragionamento in apparenza valido, ma in realtà contrario alle leggi
stesse del ragionamento; anche ragionamento fondato su premesse vere o
verosimili e rispettoso delle leggi stesse del ragionamento, che giunge tuttavia
a una conclusione inammissibile, assurda. Il
s. fu caratteristico della
filosofia greca presocratica e inizialmente non ebbe una connotazione negativa,
indicando ogni manifestazione concreta della sapienza (
sophía). In
seguito, tuttavia, il termine venne utilizzato per evidenziare la
capziosità di quelle argomentazioni la cui apparente verità tende
a trarre in inganno l'interlocutore. Il
s. si distingue dal
paralogismo in quanto, mentre in quest'ultimo l'errore è
involontario, nel
s. l'argomentazione è intenzionalmente falsa. La
classificazione dei vari tipi di
s. possibili si deve ad Aristotele che
negli
Elenchi sofistici distinse due generi di fallacie: quelle dovute al
linguaggio e quelle estranee ad esso. Le fallacie del primo tipo comprendono:
l'omonimia, l'anfibolia, la
fallacia compositionis (ovvero la
congiunzione di termini divisi), la
fallacia divisionis (ovvero la
divisione di termini congiunti), la fallacia di accentazione e quella dovuta
alla forma dell'espressione verbale. Tra le fallacie del secondo tipo Aristotele
enumerò le seguenti: per errore di accidente, per errore di
consequenzialità, per ignoranza della confutazione, per petizione di
principio, per falsa causa, per errore di unificazione della risposta a varie
domande possibili. Dopo la Scolastica, la teoria dei
s. venne ripresa in
epoca moderna dalla scuola logica di Port-Royal, dal Positivismo ottocentesco,
dalla filosofia della scienza, nonché dall'analitica contemporanea.
• Mat. - Dimostrazione, in apparenza rigorosa, che conduce in
realtà a un risultato assurdo; ciò a causa dell'esecuzione di
un'operazione priva di senso (ad esempio, la divisione per zero) o della scelta
di un solo caso fra i molti possibili.