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Slitta.

Mezzo di locomozione e di trasporto privo di ruote che si sposta generalmente su superfici ghiacciate o innevate. • Trasp. - La s. è costituita da due pattini, opportunamente sagomati, uniti fra loro da un'intelaiatura su cui vengono montati uno o più sedili; nei Paesi nordici, può essere formata da un abitacolo simile a quello delle carrozze. Tradizionalmente a trazione animale (cavalli, renne o mute di cani), soltanto di recente si è imposta la s. a trazione meccanica; caratteristiche, inoltre, sono le s. mosse dal vento mediante vele. • Encicl. - La genesi e l'origine delle s. sono tuttora incerte. In genere se ne indicano quali precedenti il toboggan dei cacciatori di caribù nord-americani, il traino o treggia a mano, caratteristico di alcune popolazioni dell'Europa settentrionale, e il travois, diffuso nelle praterie nord-americane. Attualmente sono due i tipi principali di s.: la s. a un solo pattino, lappone, e la s. a due pattini, presente in tutte le altre zone. • Dir. - La circolazione delle s. è ammessa soltanto quando le strade sono coperte di ghiaccio o neve di spessore sufficiente a evitare il danneggiamento del manto stradale. • Mecc. - Termine con cui si indicano alcuni organi meccanici mediante i quali vengono fatti traslare altri organi o oggetti. ║ In artiglieria, parte superiore degli affusti a deformazione sulla quale scorre la massa rinculante costituita dalla bocca da fuoco e da parte degli organi elastici. ║ Organo formato da una piastra metallica la quale, sia manualmente sia meccanicamente, viene fatta scorrere su guide longitudinali, verticali o trasversali. • Cin. - S. portaobiettivi: in cinematografia, quella su cui si trovano obiettivi intercambiabili, sostituiti gli uni con gli altri tramite movimenti orizzontali o verticali.