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Singspiel.

Voce tedesca, der. di singen: cantare e Spiel: rappresentazione. Forma teatrale di genere comico in auge nel XVIII sec. nei Paesi di lingua tedesca, costituita da brani recitati e cantati, nonché da parti orchestrali. Le origini del S. si possono individuare nella Beggar's Opera inglese, parodia dell'opera italiana. Vero e proprio iniziatore del genere fu J.A. Hiller, i cui S., di ambientazione borghese e popolare, sono caratterizzati da una piacevole vena melodica. Tra gli esponenti del S. tedesco-settentrionale citiamo: G. Benda, J.A. André, Ch.G. Neefe, le cui composizioni raggiungono spesso esiti melodici e orchestrali di buon livello. Gli autori di S. della Germania meridionale (H. Zumsteeg, Ch.L. Dieter, F. Danzi, P. Winter) rivelano un gusto schiettamente popolaresco e un senso della comicità più spiccato, mentre i Viennesi coltivarono un tipo di S. più vicina sia alla commedia dell'arte sia al vaudeville francese: i lavori di F. von Kurz Bernardon, I. Umlauf, K. Ditters von Dittersdorf, ma anche di F.J. Haydn e W.A. Mozart (Il ratto del serraglio) contengono una parte musicale più nutrita, oltre che molti tratti stilistici propri dell'opera seria. Nell'Ottocento il S. venne gradualmente soppiantato dall'operetta.