Stato insulare (685 kmq; 3.378.000 ab.) dell'Asia
sud-orientale. È separato a Nord dalla penisola di Malacca tramite lo
stretto di Johor e a Sud dall'arcipelago indonesiano di Riau mediante lo stretto
di
S. (V. SINGAPORE, STRETTO DI). Comprende 59 isole minori, scarsamente
abitate, e l'isola omonima, collegata alla terraferma da un viadotto stradale e
ferroviario. Capitale: Singapore (definita “città-Stato” a
causa della sua elevata concentrazione urbana). Ordinamento politico: Repubblica
indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico. Capo dello Stato è
il presidente della Repubblica, eletto ogni sei anni a suffragio universale
diretto. Il potere esecutivo è nelle mani del Gabinetto dei ministri,
presieduto da un primo ministro; il potere legislativo spetta al Parlamento, che
è composto da 81 membri eletti a suffragio universale ogni cinque anni.
Moneta: dollaro di
S. Lingue: inglese, cinese, malese e tamil (tutte
ufficiali). Religione: buddhista, taoista, musulmana e cristiana. Popolazione:
è costituita in maggioranza da Cinesi; esistono minoranze di Malesi e
Indiani.
GEOGRAFIAL'isola
principale, in gran parte pianeggiante, presenta al centro alture granitiche che
non superano i 175 m di altitudine. Le coste, basse e sabbiose, diventano
frastagliate e rocciose nel tratto meridionale in prossimità del porto di
S. Scarsi i fiumi che hanno corso breve e portata limitata. Il clima
è equatoriale, con temperature elevate tutto l'anno, un alto tasso di
umidità e abbondanti precipitazioni. L'originaria foresta equatoriale,
localizzata soprattutto nell'entroterra, a causa del continuo allargamento
dell'insediamento urbano e del diffondersi delle coltivazioni, copre oggi solo
il 5% del territorio; a Nord si incontrano vaste formazioni di mangrovie lungo
gli estuari.
Cartina di Singapore
Panorama di Singapore
ECONOMIAGrazie alla
sua favorevole posizione geografica,
S., nell'Ottocento, era uno dei
più importanti centri commerciali, finanziari e militari dell'Impero
inglese. Dopo l'indipendenza (1959), l'economia del Paese si è modificata
radicalmente: l'apertura del Paese agli investimenti esteri (europei,
statunitensi, giapponesi) proprio nel momento in cui nell'Occidente in crisi si
verificava un forte processo di deindustrializzazione, ha determinato il rapido
sviluppo dell'attività industriale, con risultati reddituali e
occupazionali di notevole positività. L'attività industriale
è sviluppata nei settori meccanico (cantieri navali), metallurgico,
chimico, petrolchimico, farmaceutico, grafico-editoriale, elettronico, tessile,
dell'abbigliamento. Marginale è il ruolo della pesca e dell'agricoltura
(frutta e ortaggi), mentre sviluppati sono l'allevamento di suini e pollame. Di
grande importanza anche le attività commerciali e finanziarie,
concentrate nella capitale (uno dei maggiori porti dell'Asia sud-orientale),
nonché il turismo, in crescita. Tali attività hanno favorito il
potenziamento delle strutture ricettive e di comunicazione. La voce fondamentale
dell'economia di
S. è rappresentata dal commercio internazionale:
principali partner commerciali sono Stati Uniti, Giappone, Malaysia e, in misura
minore, Germania, Gran Bretagna, Australia. Le esportazioni di
S.
riguardano prodotti petroliferi, spezie, caucciù, apparecchi di
precisione, tessuti e indumenti; le importazioni riguardano invece petrolio,
macchinari, derrate
alimentari. Il forte sviluppo economico è stato minacciato dalla crisi
delle borse asiatiche del gennaio 1998 che ha determinato il ribasso di tutte le
principali piazze affari del Sud-Est
asiatico. Anche il fenomeno della SARS (2003-04) frenò la produzione industriale del Paese a
causa di una contrazione temporanea delle esportazioni.
STORIAGià
importante centro commerciale nei secc. XIII-XIV, in seguito alla distruzione
per mano dei Giavanesi (1380), l'Isola di
S. decadde e andò
spopolandosi fino al XIX sec. Nel 1819, per mezzo del suo emissario sir Th.
Raffles, la Compagnia delle Indie Orientali vi insediò una base
commerciale. Nel 1826
S. costituì, coi possedimenti di Penang e
Malacca, la colonia degli Stabilimenti dello Stretto, divenendone capoluogo nel
1836. La seconda metà del XIX sec. fu caratterizzata da un significativo
sviluppo economico che portò a una rapida crescita della popolazione,
dovuta, essenzialmente, all'afflusso massiccio di immigrati cinesi. Importante
base navale britannica dal 1938, nel febbraio 1942
S. fu occupata
dall'esercito giapponese. Nel 1946, a causa della sua notevole importanza
commerciale e strategica, venne costituita colonia a sé stante; raggiunse
pienamente l'autogoverno nel 1959. Dopo aver fatto parte della Federazione della
Malaysia (1963), nel 1965 divenne Repubblica indipendente. Le prime elezioni
legislative, tenutesi nel 1959, videro la netta affermazione del Partito di
azione popolare (PAP), di ispirazione socialdemocratica; a capo del Governo fu
posto Lee Kuan Yew, che vi rimase fino al 1990. Il PAP, dopo aver subito una
scissione nel corso degli anni Sessanta, andò spostandosi su posizioni
sempre più moderate, portando avanti una politica interna repressiva e
attuando un controllo rigido sull'informazione. Intanto, accanto a una
politica di grande sviluppo economico,
incentivata dalla grande disponibilità di manodopera a basso costo e
dagli investimenti di capitali stranieri,
S. condusse una politica
estera filo-occidentale e nel 1967 contribuì alla costituzione dell'ASEAN,
l'associazione economica delle nazioni del Sudest asiatico.
Negli anni Ottanta
incominciarono a farsi sentire le prime voci di dissenso nei confronti
dell'autoritarismo del Governo, senza però che l'egemonia del PAP venisse
intaccata. Nel 1990, nonostante la carica di primo ministro fosse passata a Goh
Chok Tong, Lee Kwan Yew, rimasto membro del Gabinetto, continuò a
mantenere il controllo sulla vita politica del Paese. Le elezioni presidenziali
del 1993, le prime a suffragio diretto, sancirono la vittoria di Ong Teng
Cheong, appartenente al PAP, che risultò vincente anche nelle elezioni
legislative del 1997.
Nel 1998 all'interno della crisi finanziaria che colpì la regione
asiatica, il dollaro di Singapore proseguì in caduta libera rispetto al
dollaro USA. Nelle elezioni presidenziali del 1999 venne eletto l'unico candidato
ammesso, Sellapan Rama Nathan, del PAP. Il 4 novembre 2001 si tennero le elezioni
parlamentari che decretarono la vittoria scontata del PAP, che si aggiudicò
82 seggi su 83. Nel gennaio 2002
S. siglò un accordo con il Giappone
per la costituzione di un'area di libero scambio. L'anno successivo firmò un trattato
simile con gli Stati Uniti. Nel 2005, superata la crisi conseguente all'epidemia
di SARS che negli ultimi due anni aveva rallentato la produzione e l'esportazione, il Paese
ricominciò a registrare un trend economico nettamente positivo. Nel settembre
dello stesso anno il presidente Rama Nathan venne riconfermato alla carica
dopo l'esclusione degli altri candidati alla presidenza.