Filosofo greco. Originario della Cilicia, fu
allievo di Ammonio di Ermia ad Alessandria, quindi di Damascio ad Atene;
lì insegnò per qualche tempo, finché nel 529 tale
attività gli fu preclusa. Dopo un breve soggiorno presso il re di Persia,
S. si dedicò alla stesura di commentari delle principali opere
filosofiche dell'antichità (
Categoriae,
Physica,
De
Anima,
De Coelo di Aristotele;
Manuale di Epitteto). Il suo
programma filosofico si concentrò sul tentativo di conciliare Platonismo
e Aristotelismo attraverso la mediazione dell'eclettismo dei neoplatonici; in
questo senso si spiega, ad esempio, l'identificazione della materia aristotelica
con il non-ente platonico. In ambito etico,
S. sviluppò, invece,
una teoria razionalista vicina allo Stoicismo (VI sec.).