Centro (1.500 ab.) della Spagna settentrionale, nella
provincia di Valladolid; è situato sulla riva destra del Pisuerga,
affluente del Duero, a 726 m s/m. • St. -
S. corrisponde alla
romana
Septimanca. Città contesa tra musulmani e cristiani,
entrò definitivamente a far parte del Regno di Castiglia in seguito alla
conquista di Toledo.
S. perse così il ruolo strategico di
città di confine, decadendo rapidamente e venendo infine annessa a
Valladolid. Don Alfonso Enríquez, almirante di Castiglia, una volta
ricostruito il castello di
S. (secc. XII-XVI), lo concesse ai re
cattolici insieme alla città. All'interno di tale castello venne
istituito l'archivio generale della corona di Castiglia per ordine di Carlo V
(1542). Si deve però a Filippo II l'ordinamento vero e proprio delle
carte (1563), sistemate in alcune stanze del castello. L'archivio, dopo essere
stato parzialmente confiscato e trasferito a Parigi da Napoleone, venne in parte
restituito alla Spagna nel 1815-16, mentre la restituzione delle ultime carte fu
completata dopo il 1940 dal Governo Pétain. Attualmente l'archivio consta
di circa 75.000 pezzi tra volumi e buste; di notevole importanza per la storia
italiana sono le serie
Secretaría de Estado,
Secretarías
provinciales,
Vísitas de Italia.