Libro per imparare a leggere e a scrivere
secondo il metodo sillabico, cioè partendo dalla sillaba come elemento
fondamentale della parola. ║ Nella storia delle scritture del vicino
Oriente antico, raccolta più o meno ampia di segni cuneiformi a valore
sillabico redatta da scribi e maestri a scopo mnemonico o didattico. ║ Per
estens. - Insieme di segni di qualsiasi scrittura sillabica e il sistema stesso
di scrittura. • Encicl. - Il metodo di insegnamento della lettura
normalmente utilizzato in passato era quello
alfabetico, basato
sull'apprendimento propedeutico di suoni di lettere, sillabe e parole. Il testo
utilizzato per questo metodo era detto
Abbecedario. Nel XIX sec. fu
sostituito dal
metodo sillabico, che partiva da parole base che
scomponeva in sillabe dalle quali passava alla composizione di parole più
complesse. Nella seconda metà del XIX sec. venne sostituito in Italia dal
metodo fonico, ideato da B. Pascal e riscoperto da H. Stephani (1804) e
consistente nello studio delle vocali e delle consonanti di più semplice
pronuncia unite insieme nella formazione di sillabe via via più complesse
(semplici, complesse, composte). Nel XX sec. subentrò il cosiddetto
metodo globale, ideato da O. Decroly, tramite cui il fanciullo apprende
partendo non dallo studio analitico delle parti (sillabe e suoni), ma dalla
frase e dalla parola, passando in un secondo tempo alla loro scomposizione
analitica (V. anche
GLOBALIZZAZIONE).