Città (42.153 ab.) della Bulgaria
nord-orientale, nella Dobrugia meridionale, nei pressi del confine con la
Romania. • Econ. - Porto fluviale situato sulla riva destra del Danubio,
S. è un centro agricolo e commerciale (cereali, bestiame, pesce,
vino), nonché sede di industrie alimentari e della ceramica. • St.
- Sorge nei pressi della romana
Durostorum, importante città della
provincia della Mesia Inferiore. Dopo aver respinto gli attacchi dei Magiari e
dei Greci (893) grazie all'intervento dello zar di Bulgaria Simeone,
S.
venne occupata dai Russi (967) e, in seguito, dai Bizantini (971), che furono
però sconfitti dai Peceneghi nel 1088. Caduta nelle mani dei Turchi
(1388), sotto la dominazione ottomana
divenne un importante centro, sede
di metropolita. Nel corso del XIX sec.
S. fu occupata dai Russi (1810 e
1829). Nel 1877 venne evacuata dai Turchi e contesa tra Romania e Bulgaria.
Assegnata inizialmente a quest'ultima (1878), in seguito alla Pace di Bucarest,
che poneva fine alla guerra balcanica del 1913, passò alla Romania. Venne
definitivamente assegnata alla Bulgaria in base agli Accordi di Craiova del
settembre 1940.