Stato (7.096 kmq; 544.493 ab.) dell'India, nella regione
himalayana. Confina a Nord con la Cina, a Ovest con il Nepal, a Est con il
Bhutan, a Sud con il Bengala Occidentale. Capitale: Gangtok. La popolazione,
concentrata in villaggi posti tra i 1.500 e i 4.000 m, è composta da
indigeni, lepcha, bhutanesi e nepalesi. Religione prevalente è
l'Induismo, seguita dal Buddhismo. • Geogr. - La parte più cospicua
del territorio, di carattere montano, corrisponde al bacino del fiume Tista. Le
altitudini vanno dai 250 m dell'area pedemontana agli oltre 8.000 m della zona
di confine con Cina e Nepal (Kanchenjunga 8.585 m). L'ampia varietà
climatica, giustificata dall'aspetto morfologico molto vario e dalla diversa influenza del
monsone estivo, è dimostrata dalla piovosità annua, compresa tra i
1.200 e i 5.000 mm. La vegetazione è variamente ripartita: fino ai 1.500
m di tipo subtropicale, si trasforma in foresta temperata fino a 4.000 m per
diventare, al di sopra di tale quota, prettamente alpina. • Econ. -
L'economia del
S. si basa prevalentemente sull'agricoltura (riso,
tè, agrumi, cardamomo), praticata nelle valli, e sull'attività
estrattiva (rame, piombo, zinco, ferro, pirite). Poco sviluppato è invece
il settore industriale, limitato a distillerie e industrie alimentari. •
St. - Dipendenza tibetana amministrata da un governatore fino alla fine del
XVIII sec., nel 1861 divenne protettorato inglese. Dopo l'indipendenza
dell'India del 1947, il
S. si affidò a essa per la difesa e il
rapporti con l'estero. Disturbato da scontri interni tra varie etnie, nel 1950
il
S. chiese l'intervento militare indiano, che venne seguito dall'invio
di un governatore. Nel 1973, dopo una serie di manifestazioni popolari, lo Stato
divenne una Monarchia costituzionale che nominò un'Assemblea nazionale
legislativa e un Consiglio esecutivo. L'Assemblea però votò per
l'abolizione della Monarchia e per l'integrazione all'India; di conseguenza,
dopo un referendum popolare, il 26 aprile 1975, il
S. divenne il 22°
Stato dell'India. Mancava però il riconoscimento ufficiale della Cina, che rivendicava
il territorio come parte del Tibet, che avvenne solo nel 2003 in cambio del
riconoscimento da parte indiana del territorio tibetano come di pertinenza cinese.